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Cronaca
20 Gennaio 2024 - 10:34
Immagine di repertorio
Un omicidio a Venaria. La vittima è un uomo polacco di 43 anni, trovato senza vita lungo le rive della Stura. Si tratta di un senzatetto che si era costruito un ricovero di fortuna proprio in quella zona.
L’orrore è emerso nel tardo pomeriggio di venerdì 19 gennaio 2024, quando c’è stata la macabra scoperta alle spalle dello stabilimento della Magneti Marelli, in via Cavallo. Il primo a dare l’allarme è stato un cittadino, scioccato, che ha avvistato il cadavere dell’uomo, senza vita.
Si tratterebbe di un amico del 43enne deceduto. Il polacco, infatti, poco prima di morire, avrebbe fatto in tempo a chiamare un suo amico per avvisarlo di quanto accaduto. Quando l’uomo è arrivato sul posto, però, il senzatetto era già morto. "Solo una parola: "Aiuto". Mi ha detto così. Con un filo di voce. Poi più nulla". Federico Ferrero l'ha raccontato ai carabinieri. Lui abita lì, a poche centinaia di metri da quel rifugio, ogni tanto gli dava una mano.
Sul luogo, poco dopo l'omicidio, sono giunti prontamente i carabinieri della radiomobile di Venaria, affiancati dal personale sanitario del 118. La scena del crimine ha subito rivelato la brutalità dell’atto, escludendo qualsiasi ipotesi di morte naturale.
Sul corpo sono stati ritrovati 7 segni, inizialmente si pensava fossero coltellate ma dopo l'autopsia si è arrivati ad una diversa conclusione: si tratta di 7 colpi di pistola.
Secondo gli investigatori, all’origine dell’omicidio, ci sarebbe una lite scoppiata tra la vittima e il suo assassino in centro a Venaria, nel pomeriggio di venerdì.
L’identità della vittima è stata confermata come quella di un senzatetto polacco di 43 anni, Margin Wojciechowski. Gli inquirenti stanno ora concentrando le loro indagini su un possibile movente e sull’identificazione del responsabile di questo tragico omicidio.
Il cadavere è stato ritrovato lungo le rive della Stura, nelle vicinanze dello stabilimento Magneti Marelli, e sembra che l’omicidio sia avvenuto con l’utilizzo di un coltello.
Secondo le analisi effettuate dal medico legale dell’Asl To3, l’uomo sarebbe morto dopo essere stato colpito sette volte, alla schiena e al polpaccio sinistro. La macabra scoperta ha gettato la comunità di Venaria Reale nello sgomento, lasciando tutti in attesa di risposte che possano gettare luce sulla dinamica e sulla motivazione di questo brutale omicidio.
In questi giorni i carabinieri continueranno le loro indagini, concentrando gli sforzi nella ricerca dell’arma del delitto e nell’identificazione del presunto assassino.
Per cercare di ricostruire meglio la vicenda saranno fondamentali le immagini delle telecamere presenti in città. La comunità locale è in apprensione mentre l’ombra di questo oscuro mistero resta, lasciando dietro di sé solo domande senza risposta.
Il giallo, poi, si infittisce con un altro dettaglio: il 43enne polacco, secondo le prime indiscrezioni che arrivano dai Carabinieri, fino a qualche mese fa era il compagno di una donna (anche lei polacca e senza tetto) che venne ritrovata senza vita in circostanze misteriose, a Mappano. Lui la picchiava e per questo lei si era allontanata. La donna, poi, è finita vittima di un malore fulminante.
L'area dove è stato ritrovato il cadavere
Aumentano i reati nella provincia di Torino e crescono in particolare furti e rapine. È quanto emerge dal report di fine anno della Questura del capoluogo piemontese. A presentare i dati è stato il questore, Vincenzo Ciarambino. Nel 2023 i reati sono stati 117.021 a fronte dei 113.446 dell’anno precedente. Il trend è in ascesa anche rispetto ai delitti consumati nel periodo pre Covid, nel 2019, quando erano stati 116.454. “Il dato comunque non è ancora consolidato e si ferma al 15 dicembre”, ha evidenziato Ciarambino.
I reati contro la persona sono stati 5.902 , quelli contro il patrimonio 95.140. Calano i tentati omicidi, che sono stati 38 (-15,56%), gli omicidi colposi, che sono stati 21 (-34,38%) e le violenze sessuali, che sono state 264 (-11,71%). Gli omicidi volontari sono stati 9, uno in più dello scorso anno.
I reati contro il patrimonio, che rappresentano l’81,30% della quota totale dei delitti consumati nel torinese, segnano un aumento del 11,40%. I furti totali sono stati 49.565 mentre le rapine 1.793. Le truffe informatiche sono state 15.724.
Calano le estorsioni (444), le ricettazioni (579), l’usura (2), ma salgono i danneggiamenti (25.851, +14,24%).
Il report segna un aumento, seppur di poco, dei borseggi (+0,45), mentre calano gli scippi (-3,02%). Più significativo il dato sui furti in esercizi commerciali (3.977 con un aumento in percentuale dell’11,78%). I valori salgono (14,57%) per quanto riguarda le rapine da quelle in abitazione, passate da 73 a 77 (5,48%), o per strada, da 992 a 1.149 (15,83%).
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