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Maltempo

Tromba d'aria tra Santhià e Cavaglià. Azienda in ginocchio. Pannelli fotovoltaici ovunque

A farne le spese le Industrie Tipografiche Sarnub al civico 14 di via Abate Bertone

La tromba d'aria

La tromba d'aria

Tetti scoperchiati, alberi caduti, lamiere e altri elementi costruttivi divelti, ma anche scuole chiuse. Le raffiche di vento oltre i 200 chilometri orari che nei giorni scorsi hanno sferzando il Piemonte sono arrivati anche a Cavaglià, al confine con Santhià.

A farne le spese anche le Industrie Tipografiche Sarnub al civico 14 di via Abate Bertone dove una tromba d'aria ha divelto il tetto dei capannoni facendo volare un po' ovunque un grosso impianto fotovoltaico di 200 kw di potenza.

E' successo tutto in un paio paio di minuti. Tra le 7,20 alle 7,20 della mattina di venerdì 22 dicembre.

I danni sono ancora da quantificare e l'attività produttiva è ripresa con fatica. Qui, nell'ultima tipografia per giornali indipendente rimasta in tutto il Piemonte, si stampano gran parte dei periodici piemontesi, La Voce compresa.

Cavaglià

Industrie Tipografiche Sarnub

Industrie Tipografiche Sarnub

Tromba d'aria

Cos'è una tromba d'aria?

Una tromba d’aria è un fenomeno meteo a cui tutti guardiamo con preoccupazione, ma capire cos’è e come si forma non è semplice. Il vortice si origina in presenza di particolari condizioni atmosferiche che coinvolgono temperatura al suolo elevata, formazione di celle di bassa pressione e presenza di masse d’aria fredda in quota. Il moto rotatorio che si innesca è violentissimo e i territori colpiti subiscono ingenti danni.

Sapere davvero cos’è una tromba d’aria significa comprendere come si forma. È in primis necessario che la temperatura al suolo sia elevata e che, quindi, a bassa quota stazionino masse d’aria umida e molto calda. In quota deve, invece, posizionarsi una massa d’aria fredda. L’aria calda sale, espandendosi, e assistiamo al formarsi dei cumulonembi, nubi temporalesche a sviluppo verticale. 

L’aria fredda spinge, però, in contemporanea verso il basso. Si crea, così, un cilindro d’aria rotante. L’instaurarsi di una cella di bassa pressione fa in modo che l’aria calda venga risucchiata verso la nube. Un’estremità del cilindro viene spinta, quindi, verso l’alto e continua a ruotare violentemente. Condizioni favorevoli allo sviluppo dei vortici possono presentarsi anche in mare, quando la temperatura dell’acqua è particolarmente alta. Si parla, allora, di trombe marine.

Nel nostro Paese oggi sapere cos’è una tromba d’aria è diventato quasi inevitabile. La frequenza di simili fenomeni risulta infatti, in aumento e la causa va ricercata nell’impatto del riscaldamento globale, che provoca ondate di calore sempre più violente nella stagione estiva. Tra 1990 e 2021 in Italia sono stati registrati 445 vortici. Le regioni più colpite risultano essere Puglia, Lazio e Sicilia, ma tra i territori da tenere d’occhio spicca soprattutto la Pianura Padana

Le trombe d’aria risultano, però, a oggi, fenomeni ancora del tutto imprevedibili, poiché l’instaurarsi delle condizioni favorevoli sembra essere condizione necessaria, ma non sufficiente, per un loro sviluppo.  

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