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Cronaca

Botte da orbi: gli spacca la testa per un complimento di "troppo" ad una ragazza

Si è innescata una scia di violenza al campo rom

Botte da orbi: gli spacca la testa per un apprezzamento ad una ragazza

Negli ultimi giorni, il campo rom di Volpiano è stato teatro di violenti episodi. L'are è stata presa di mira da individui che hanno distrutto tutto. Si è trattato di due distinti raid condotti da un gruppo stimato di quattro o cinque persone, hanno raggiunto l'insediamento a bordo di veicoli. Le vittime non hanno avuto tregua, le aggressioni si sono susseguite nel corso dei giorni e hanno riguardato anche una donna incinta.

Il punto di partenza di questa violenta sequenza sembra risalire a un evento verificatosi circa due mesi fa a Volpiano, quando un giovane rom di 20 anni avrebbe fatto alcuni commenti, considerati di "troppo", a una ragazza. Parola che hanno scatenato una reazione violenta da parte di un coetaneo che lo avrebbe brutalmente aggredito, causandogli gravi lesioni alla testa e mandandolo d'urgenza in ospedale. Da quel momento, i carabinieri locali hanno avviato un'indagine, soprattutto dopo la denuncia, del giovane rom, nei confronti del suo aggressore per lesioni personali e minacce.

Nella notte scorsa di sabato 16 dicembre, verso le 2 del mattino, individui non identificati hanno fatto irruzione nell'insediamento nomade di via Nuova Circonvallazione, picchiando due donne presenti. Queste vittime hanno identificato almeno due degli aggressori e il giorno seguente hanno presentato un'altra denuncia, questa volta contro due cugini. La notte successiva, ulteriori individui sarebbero entrati nuovamente nell'insediamento nomade per aggredire un'altra donna. Nonostante l'intervento dei carabinieri in tutti e tre gli episodi, gli autori dei reati sono riusciti a sfuggire all'identificazione e alla cattura.

I reati in Italia

Negli ultimi anni, in Unione Europea, si è osservata una tendenza generale alla diminuzione dei reati denunciati. In particolare, sono calati vistosamente i furti (-21% dal 2010 al 2019) e gli omicidi (-25%). Le denunce per i reati sessuali e le aggressioni sono aumentate, ma tale fattore non è negativo in senso assoluto: negli ultimi anni è aumentata molto la consapevolezza riguardo certi delitti, che in passato non venivano denunciati. Di seguito una comparazione tra i principali Paesi europei per tasso di reato denunciato ogni 100.000 abitanti.

In Italia, come nel resto delle nazioni Europee, si registrano dati piuttosto positivi riguardo la criminalità. Il totale dei delitti è sceso fortemente negli ultimi anni. I dati riferiti al 2020 sono stati influenzati positivamente dalle misure di contenimento predisposte per arginare l’epidemia di Covid-19. Ciononostante, anche negli anni scorsi si potevano notare trend positivi.

Ovviamente, si riscontrano dati eterogenei a seconda del tipo di delitto. A tal proposito si guardi i dati sottostanti in cui si riporta il numero totale dei delitti denunciati dalle forze di polizia all’autorità giudiziaria dal 2006 al 2020.

I delitti totali sono calati fortemente (-31% dal 2006 al 2020): in particolar modo, i furti (-54%), i danneggiamenti (-35%) e le rapine (-60%). Allo stesso tempo, aumentano i delitti connessi alla normativa sugli stupefacenti (+9%) e i delitti a matrice informatica (+128%).

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