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Cronaca

Ritrovati chili e chili di rifiuti abbandonati

Sono ancora tanti i cittadini che non rispettano le regole...

Ritrovati chili e chili di rifiuti abbandonati

Fine settimana di “Puliamo il mondo”. Sabato mattina, a Leinì, cittadini, studenti e coltivatori si sono messi all’opera a Borgo Nuovo e nella zona del giardino di via Olivetti. Con l’aiuto degli agricoltori Amici di Sant’Antonio sono stati raccolti due camion di rifiuti che, dopo essere stati collocati in un’area convenuta nei pressi del vecchio impianto sportivo, sono stati rimossi da Seta nella giornata di lunedì.

Ruote, materassi, sedie, gomme. Tra i rifiuti ritrovati dai volontari c'era praticamente di tutto. Questa pratica dannosa è un grave problema ambientale che causa diversi impatti negativi sull'ecosistema, sulla salute pubblica e sull'aspetto estetico del territorio.

I rifiuti rinvenuti sabato

Cos'è Puliamo il Mondo?

La manifestazione "Puliamo il Mondo" è un'iniziativa ambientale nata in Australia nel 1989 con il nome Clean Up Australia Day, ideata dall'ambientalista Ian Kiernan. Si propone di sensibilizzare e coinvolgere la comunità nella pulizia e nel recupero di aree pubbliche, come spiagge, parchi, fiumi, foreste e strade, per preservare l'ambiente e contrastare l'inquinamento.

In Italia, questa iniziativa è stata adottata con il nome "Puliamo il Mondo" ed è promossa da Legambiente, un'associazione ambientalista italiana. Ogni anno, solitamente nel mese di settembre, si organizzano giornate di volontariato in cui cittadini, associazioni, scuole, istituzioni locali e aziende si uniscono per pulire e recuperare aree degradate o inquinate.

L'obiettivo principale di "Puliamo il Mondo" è sensibilizzare le persone sull'importanza della salvaguardia dell'ambiente e della corretta gestione dei rifiuti, promuovendo azioni concrete volte a ridurre l'inquinamento e a preservare la bellezza e la salute del territorio.

I volontari delle scuole

Abbandonare rifiuti è un reato? Si

Sì, abbandonare rifiuti è considerato un reato in Italia. 

Secondo la normativa italiana, l’abbandono dei rifiuti è punito penalmente. L’articolo 256 del Testo Unico sull’Ambiente (D.Lgs. 152/2006) prevede sanzioni che possono arrivare fino a sei anni di reclusione e multe considerevoli per coloro che commettono questa violazione.

Tuttavia, è importante sottolineare che ottenere dati precisi sul numero di persone coinvolte in atti di abbandono di rifiuti può essere complesso. Le discariche abusive spesso si verificano in aree remote o nascoste, rendendo difficile la rilevazione e l’identificazione dei responsabili. Inoltre, molte violazioni potrebbero non essere segnalate o denunciate alle autorità competenti.

Nonostante queste difficoltà, è evidente che il problema delle discariche abusive in Italia sia diffuso e rappresenti una preoccupazione significativa. Le denunce e le azioni di contrasto sono effettuate dalle forze dell’ordine, dagli enti locali e da altre organizzazioni preposte alla tutela dell’ambiente. La collaborazione tra queste istituzioni è fondamentale per identificare e perseguire i responsabili di abbandono di rifiuti, al fine di combattere efficacemente questo fenomeno dannoso.

Per ottenere dati aggiornati sul numero di denunce relative alle discariche abusive in Italia, è consigliabile fare riferimento alle statistiche ufficiali fornite da organizzazioni come il Ministero dell’Ambiente e le autorità locali competenti.

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