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Cronaca

Tentò di sgozzare l'ex fidanzata per strada: condannato a sei anni

Accadde un anno fa in via Caporal Cattaneo a Favria, l'uomo è stato processato con rito abbreviato per tentato omicidio

Tentò di sgozzare l'ex fidanzata per strada: condannato a sei anni

Violenza sulle donne

Faceva freddo e solo il bavero della giacca alzato l'aveva potuta salvare da quella terribile coltellata alla gola.

Per quell'aggressione vigliacca, Adrian Bogdan, romeno di 38 anni residente a Pratiglione, è stato condannato a 6 anni con quel rito abbreviato che gli ha garantito lo sconto di un terzo della pena.

Era il 19 novembre del 2022 quando in via Caporal Cattaneo a Favria scoppiava la lite tra l'uomo e l'ormai ex fidanzata. L'aveva aspettata fuori dal suo posto di lavoro, forse per un chiarimento.

Invece la discussione si era accesa degenerando. L''uomo, sotto gli occhi di alcuni testimoni, colpì con il coltello la 44enne connazionale al collo. Un fendente che ha lasciato sulla pelle della donna una cicatrice di 13 centimetri.

Una coltellata che, se non fosse stata attenuata dal bavero della giacca, sarebbe stata letale.

I soccorsi erano stati chiamati immediatamente da chi aveva assistito impotente alla terribile scena.

L'uomo venne fermato poco distante dal luogo dell'aggressione dai carabinieri della sezione radiomobile di Ivrea. Con sé aveva ancora il coltello a serramanico con cui colpì la connazionale, anche lei residente a Pratiglione.

Quel fendente sferrato alla gola, fortunatamente non era andò in profondità e la donna era riuscita a scappare.

Era stata soccorsa poco dopo dal personale del 118 e trasportata all'ospedale di Ivrea dove era stata dimessa qualche ora dopo con una prognosi di trenta giorni.

Era subito scattato il codice rosso, il provvedimento che istituisce una corsia preferenziale per velocizzare le indagini in caso di violenza sulle donne.

IL CODICE ROSSO RAFFORZATO

La legge nei giorni scorsi è stata potenziata con il "codice rosso rafforzato" con il quale viene introdotto l'obbligo in capo ai pubblici ministeri, di sentire la vittima di violenza entro tre giorni dalla denuncia.

E questo per velocizzare ulteriormente i tempi processuali per reati che troppo spesso degenerano in tragedia proprio dopo la denuncia.

Nel caso dell'aggressione di Favria il processo è stato portato avanti speditamente giungendo alla condanna a 6 anni in primo grado in meno di un anno dai fatti.

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