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Cronaca
16 Settembre 2023 - 10:04
L’incidente è avvenuto la sera del 23 maggio del 2018
Chiesti oltre otto anni di reclusione e più di 3 milioni e 400 mila euro di provvisionali alle parti civili.
Venerdì mattina, in tribunale a Ivrea, si è aperto il processo per il disastro ferroviario avvenuto al passaggio a livello di Arè di Caluso la sera del 23 maggio 2018.
Un incidente che provocò la morte del macchinista Roberto Madau e Aurelian Stefan, 64enne romeno residente a Busto Arsizio, che scortava il tir con trasporto eccezionale oltre al ferimento di 23 passeggeri a bordo del treno partito da Torino e diretto a Ivrea.
IL MACCHINISTA ROBERTO MADAU
L'incidente era stato causato da un tir con trasporto eccezionale fermo al passaggio a livello e che fece deragliare il convoglio.
L’accusa rappresentata dai magistrati Daniele Iavarone e Ludovico Bosso ha chiesto (in abbreviato) alla gup Ombretta Vanini la condanna a 3 anni per Zebedia Mosconi di Desio, capo scorta tecnica del primo convoglio eccezionale; 2 anni, 6 mesi e 20 giorni per Gabriele Bottini di Busto Arsizio autista del secondo mezzo di scorta al primo convoglio. Mosconi e Bottini che dovranno rispondere, a vario titolo, di cooperazione nel disastro ferroviario colposo, omicidio stradale e lesioni stradali gravi.
Sempre venerdì, i legali di Dangis Dregva, 52 anni, lituano, legale rappresentante della Uab Tlb di Vilnius, ditta trasportatrice e proprietaria delle motrici e dei semirimorchi, hanno chiesto il patteggiamento a 3 anni.
Al termine delle requisitorie dei due magistrati, è stata la volta delle richieste delle parti civili: la legale Maria Antonietta Nardella ha chiesto una provvisionale di 400 mila euro in favore di Maria Madau, sorella del macchinista Roberto; l'avvocato Alfonso Aliperta ha chiesto un milione di euro (500 mila euro a testa) per Morena Gauna, rimasta intrappolata nel vagone pilota che si era capottato in seguito all'urto con il camion fermo al passaggio a livello, e il marito Oscar Notte; l'avvocato Luca Fiore ha chiesto 30 mila euro per Marco Imparato (uno dei passeggeri feriti).
Chiesta una provvisionale di un milione di euro ciascuno per Trenitalia e Rfi (Enti difesi dall’avvocato Andrea De Carlo).
Il 12 ottobre in tribunale a Ivrea compariranno, invece, altri due imputati per quel disastro e che hanno scelto di essere giudicati con il rito ordinario: Darius Zujus l'autista del tir che provocò il disastro e Wolfang Oberhofer, legale rappresentante della Translong, in qualità di procuratore speciale di Dangis Dregva e che presentò l'autorizzazione per il trasporto eccezionale.
Era uscita dal processo già al termine dell’udienze preliminari, ottenendo l'oblazione, Cristiane Mendes, 46 anni, brasiliana residente a Thiene (Vicenza) amministratrice della società Convoyteam srl.
Le condanne per Bottini, Mosconi e Dregva sono fissate per venerdì prossimo, 22 settembre.
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