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Cronaca

Al via il processo per il disastro ferroviario di Arè

Il mezzo di un trasporto eccezionale rimase incastrato tra le sbarre provocando il deragliamento del treno 2 morti e 23 feriti

Al via il processo per il disastro ferroviario di Arè

L’incidente è avvenuto la sera del 23 maggio del 2018

Due riti abbreviati, un patteggiamento e due rinvii a giudizio: questi sono i primi sviluppi nel procedimento penale per il disastro ferroviario avvenuto la notte del 23 maggio 2018 a Caluso.

Quel tragico incidente, causato dal deragliamento di un treno proveniente da Torino e diretto a Ivrea, si è concluso con la morte di due persone e il ferimento di altre 23. Sei persone sono state imputate di omicidio colposo, lesioni stradali gravi e disastro ferroviario colposo.

La procura di Ivrea, rappresentata in aula dal pubblico ministero Daniele Iavarone, ha sostenuto che l'incidente è stato causato da una serie di errori e negligenze, tra cui la mancanza di verifiche e studi di fattibilità del percorso che il trasporto eccezionale proveniente dal Brennero e diretto alla sede della Bitux a Foglizzo avrebbe dovuto seguire quella sera.

IL PROCESSO SI TERRA' IN TRIBUNALE AD IVREA

Ieri, martedì 20 giugno, si è tenuta un'altra udienza presso il tribunale di Ivrea, presieduta dal giudice Ombretta Vanini, durante la quale le difese dei cinque imputati hanno avanzato richieste di rito alternativo.

Gli avvocati di Zebedia Moschini, 45 anni, di Desio, Monza e Brianza, capo scorta tecnica del primo convoglio eccezionale, e Gabriele Bottini, 63 anni, di Busto Arsizio, in provincia di Varese, autista del secondo veicolo di scorta, hanno richiesto e ottenuto l'accesso al rito abbreviato, sul quale il giudice si pronuncerà il 15 settembre prossimo.

IL PASSAGGIO A LIVELLO DOVE SI VERIFICO' LA DISGRAZIA

Per Dangis Dregva, 52 anni, lituano, legale rappresentante della Uab Tlb di Vilnius, l'azienda di trasporti e proprietaria dei mezzi coinvolti, i suoi avvocati hanno ottenuto un patteggiamento con una pena di 3 anni, che verrà formalizzato anch'esso il 15 settembre durante l'udienza.

Per gli altri due imputati, ovvero Darius Zujis, 41 anni, lituano, autista del trasporto eccezionale che ha provocato l'incidente, e Wolfgang Oberhofer, 47 anni, residente in Austria, legale rappresentante della ditta Translog sas della provincia di Bolzano, nonché procuratore speciale di Dangis Dregva che presentò l'autorizzazione per il trasporto eccezionale, gli avvocati hanno avanzato una richiesta di rito abbreviato condizionato.

IL PROCESSO IN ASSISE

Tuttavia, il giudice di Ivrea ha respinto la richiesta, rinviandoli a giudizio. Pertanto, il processo di primo grado inizierà il prossimo 15 ottobre presso la Corte d'Assise di Ivrea con soli due imputati.

Per le parti civili coinvolte, che vanno da Trenitalia alle famiglie delle vittime, resta ancora incerta la questione dei risarcimenti. I tempi lunghi accumulati sono dovuti alla complessità delle indagini, sia dal punto di vista tecnico e peritale, sia per la raccolta di documenti provenienti dalle sedi delle due aziende straniere coinvolte nel trasporto.

IL MEZZO RIMASTO SUI BINARI CAUSO' IL DERAGLIAMENTO

Il procedimento giudiziario è finalmente in corso e la decisione di avanzare con riti abbreviati, patteggiamenti e rinvii a giudizio segna una tappa importante nel cammino verso la ricerca di verità e giustizia per le vittime e i loro familiari. Resta da vedere quali saranno gli sviluppi futuri e se saranno raggiunte conclusioni soddisfacenti per tutte le parti coinvolte.

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