Cerca

Cronaca

"Basta pascoli abusivi": l'ultima "guerra" dell'Amministrazione

L'appello del Comune

"Basta pascoli abusivi": l'ultima "guerra" dell'Amministrazione

immagine di repertorio

Guarda un po', sembra quasi un grido di esasperazione, l'appello dell'Amministrazione di San Benigno ai suoi cittadini perché si manifestino e si offrano di affittare o prestare gratuitamente i loro terreni a potenziali richiedenti. E tutto questo per regolare il tanto discusso pascolo vagante e porre fine a quella piaga che infesta il territorio comunale da tempo immemorabile. L'avviso è stato pubblicato sul sito dell'Ente la scorsa settimana, firmato dal sindaco Alberto Graffino e dall'assessore all'Ambiente Domenico Giraudo. Ma alla fine, qual è la vera entità di questo fenomeno?

Ormai i comportamenti illegali sono all'ordine del giorno. Si parla di occupazioni abusive di terreni pubblici e privati, danneggiamenti, macelli clandestini, animali randagi che causano incidenti stradali potenzialmente fatali, rischi per la salute di altri animali, problemi legati ai diritti dei lavoratori, maltrattamenti agli animali, e potenziali aggressioni da parte di cani da guardia sguinzagliati.

E non dimentichiamoci dell'ultimo episodio che ha visto protagonista il torrente Orco lo scorso luglio, quando, su segnalazione dell'Amministrazione, le forze dell'ordine hanno scoperto un macello clandestino sulle sue rive. 

L'amministrazione quindi chiede ai proprietari di terreni di fare sapere se sono interessati ad ospitare il pascolo vagante. Di recente ci sono state occupazioni non autorizzate di greggi lungo l'Orco e nei campi circostanti. 

È possibile rispondere all'appello del comune entro il 15 giugno inviando la disponibilità alla mail istituzionale protocollo@comune.sanbenignocanavese.to.it. Dopodiché, ci sarà la stesura di un'apposita ordinanza per regolare il pascolo vagante.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori