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Cronaca

A fuoco la Giuliano Caffè, un incendio devasta la storica torrefazione (VIDEO)

I primi a domare le fiamme sono stati i dipendenti con gli idranti, poi ha iniziato a crollare il tetto

Caluso

Incendio Giuliano Caffè a Caluso

Fiamme e paura questa mattina in via Vittorio Veneto a Caluso. In tarda mattinata un incendio ha iniziato a divorare la Giuliano Caffè. Le fiamme hanno rapidamente avvolto l'interno della storica torrefazione raggiungendo il tetto.

I primi ad accorgersene sono stati i dipendenti.

"Il mercoledì è il giorno della tostatura - raccontano - che ci sia un po' di fumo nello stabilimento è normale. Poi però ha iniziato a diventare sempre più bianco e denso. Chi era in basso ha visto ne fiamme avvolgere la tostatrice".

I lavoratori non si sono persi d'animo. Hanno subito chiamato i vigili del fuoco e, nell'attesa, hanno imbracciato gli idranti.

"Il tempo sembrava non passare mai, le fiamme aumentavano. Noi cercavamo di contenere l'incendio. In nostro aiuto sono accorsi anche dalla Molteno, un'azienda qui difronte".

Poi un boato.

"Ci siamo subito accorti che le fiamme erano arrivate al tetto che stava per crollare. E così siamo scappati tutti".

Una prontezza di riflessi che ha fatto sì che nessuno rimanesse ferito: "Solo tanta paura" raccontano.

Durante tutte le operazioni di spegnimento i dipendenti sono rimasti là fuori a farsi coraggio. A soccorrerli e sostenerli ci hanno pensato gli abitanti della via. Cera chi offriva loro dell'acqua, chi domandava se qualcuno avesse bisogno di andare in bagno.

La preoccupazione, ora è grande. La speranza è quella di poter tornare il prima possibile al lavoro. I danni all'impianto sono stati ingenti. La produzione per ora è bloccata. L'intervento dei vigili del fuoco ha permesso di salvare la palazzina uffici e le case a ridosso del capannone. Ma la torrefazione è andata distrutta.

Sul posto, oltre a quattro camion dei pompieri, c'erano anche i carabinieri della stazione di Caluso e la Polizia Municipale agli ordini del comandante Luca Ceria.

Sono intervenuti anche i funzionari dello Spresal (Servizio prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro) dell'Asl To4.

In tarda mattinata è arrivata anche Maria Teresa Giuliano Albo. "Per me e mio marito è un momento terribile" racconta trattenendo a fatica le lacrime.

La Giuliano Caffè è stata aperta nel 1949 da suo padre.

E' la storia di una passione.

Michele Giuliano Albo si lascia affascinare dal concetto di caffè come frutto e inizia a studiarlo. Vuole capire i luoghi di provenienza e le caratteristiche di ogni varietà.

Viaggia in Brasile e in Kenya, mettendosi poi in contatto con gli esperti italiani dell’epoca. Allestisce il suo primo laboratorio di tostatura con le miscele Bollo Oro e Bollo Argento.

È un periodo di grande fermento: di sera Michele lavora il caffè e di giorno percorre il Canavese e la Valle d’Aosta per proporlo a caffetterie e ristoranti.

MICHELE GIULIANO ALBO in una grafica d'epoca (dal sito internet della Giuliano Caffè)

Dagli anni ’80 la figlia di Michele, Maria Teresa, porta avanti la passione di Michele insieme al marito, Federico Minelli.
In questo periodo nascono Gran Miscela e Gran Aroma, che conquistano anche il gusto dei baristi torinesi.

Negli anni ’90, Federico lavora giorno e notte nel suo laboratorio per mixare origini provenienti da tutto il mondo, fino a quando ottiene la miscela di caffè perfetta: aromatica, tonda e delicata.
Una miscela piacevole sia per il rito italiano del caffè, ma che poteva essere apprezzata anche all’estero. Nasce l’Espresso Italiano.

Alessandro e Marcella, figli di Federico, stanno continuando la tradizione di famiglia. La passione è sempre la stessa: esplorazione dei sapori, sperimentazione di nuove miscele, ricerca della giusta alchimia tra le origini. 

Oggi la Giuliano Caffè è baluardo di qualità, in prima linea per promuovere ovunque la cultura del caffè.

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