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Cronaca

Spaccano i vetri delle auto di due assessori e un consigliere durante un sopralluogo all'ex Ipca

Un danno da diverse migliaia di euro subito dall'assessore e medico Andrea Sala cui hanno rubato delle apparecchiature mediche

Spaccano i vetri delle auto di due assessori e un consigliere durante un sopralluogo all'ex Ipca

L'ex Ipca

Amara sorpresa al termine del sopralluogo all'ex fabbrica di vernici Ipca per due assessori e un consigliere.

Al ritorno alle loro auto hanno trovato i vetri in frantumi constatando il furto di quanto avevano lasciato all'interno.

E' successo lunedì scorso. L'intero consiglio comunale era stato invitato per questo sopralluogo che precede l'inizio dei lavori di bonifica e di riqualificazione che verranno realizzati grazie ai quasi 6milioni di euro ottenuti dal Pnrr.

"Eravamo una quindicina di persone - racconta il consigliere di Fratelli d'Italia Mattia Palermo -, praticamente tutto il consiglio. Il sopralluogo era stato molto interessante. Si è parlato della bonifica, dei fondi del Pnrr, dei progetti, ma anche di storia. Molto interessante l'intervento del vicesindaco Aldo Buratto che in quegli anni di battaglia era amministratore e si è ritrovato anche a gestire situazioni complicate".

IL CONSIGLIERE MATTIA PALERMO

All'uscita, la brutta sorpresa.

"Hanno rotto i finestrini di tre auto. Tra queste c'era la mia. Per me un danno grande, ma non so quanto monetizzabile. Mi hanno portato via la borsa che mi era stata regalata per la laurea che sul mercato ora varrà al massimo 50 euro. Il computer del lavoro. Anche questo di poco valore, ma contenente gran parte del mio lavoro e delle mie cose private. E poi c'era la giacca. Soldi avrò avuto 20 euro. Non di più".

E' andata peggio all'assessore e medico Andrea Sala che nell'auto oltre al pc aveva tre zaini contenenti apparecchiature mediche molto costose, ma difficilmente piazzabili sul mercato.

La terza auto era quella dell'assessore Barbara Re alla quale è stata portata via la borsa.

"Sono amareggiato - commenta Mattia Palermo -. Ero tranquillo. Quella è una zona di campagna, non un'area induistriale dove probabilmente sarei stato più accorto. Da qualche tempo vivo a Devesi e mi trovo benissimo. Mai avrei immaginato che in un contesto come quello delle Borche, qualcuno potesse compiere un simile atto".

E' stato richiesto subito l'intervento della polizia locale e dei carabinieri della tenenza cittadina che hanno avviato le indagini di rito.

Per il momento è certo solo che i ladri hanno agito in un lasso temporale tra le 18.45 e le 19.45 e che quasi certamente i ladri siano fuggiti prima di completare il loro "lavoro" perché disturbati.

In quella zona ci sono telecamere di videosorveglianza, in punta alla strada e davanti alla ditta Bertot. Inoltre qualcuno, residente in zona, avrebbe visto e messo in fuga il poco di buono. 

Quella che resta è tanta amarezza.

"La mia macchina non è stata toccata - racconta il vicesindaco Aldo Buratto -. Non c'era nulla in vista sui sedili e probabilmente per quello non è stata aperta. Sicuramente è stata una butta sorpresa. Qualcuno ha visto un'auto di un certo colore andare via e ha già segnalato tutto alle forze dell'ordine. Speriamo serva per individuare i responsabili e cercare di recuperare quanto rubato, soprattutto le attrezzature mediche. E questo è ciò che più conta". 

IL VICESINDACO ALDO BURATTO

Era mai capitato prima?

"Non ricordo simili episodi in quella zona - racconta il vicesindaco -. In passato c'era chi forzava l'ingresso dell'Interchim per entrare. Facevano volare i droni là dentro. Ora non più. Ma di furti, non mi pare di aver mai sentito".

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