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Cronaca

Fregava la corrente agli Alpini: minaccia di morte il sindaco che gli fa staccare il contatore

Da anni vive in una casa del Comune senza pagare le utenze, prima abitava in una tenda piazzata nel campo di un parente

furto di energia

Minaccia di morte il sindaco di Chiaverano che gli stacca la corrente per morosità.

E' una storia di disagio e di aiuto, iniziata quasi dieci anni fa quando R.F. pianta una tenda nel campo di un parente e inizia a vivere lì.

"La sua situazione era stata segnalata da alcuni cittadini - spiega oggi, sconfortato, il sindaco di Chiaverano Maurizio Fiorentini -. Quest'uomo arrivava da un altro Comune e da una brutta separazione. Era in mezzo ad una strada e così si era inventato questa soluzione. Pur non essendo residente in paese non sono rimasto a guardare. In quella tenda andava a trovarlo anche la figlia minorenne e l'inverno era sempre più vicino".

Era il 2013. Fiorentini attiva la procedura che permette di assegnare un alloggio in emergenza abitativa e dà un tetto a quest'uomo. Una casa in via Montalto Dora e la dignità per iniziare una nuova vita.

Fa di più. Tramite le borse lavoro ottenute con contributi della Regione, gli dà un lavoro come cantoniere aggiunto. Tra i due nasce stima e riconoscenza. Sembra davvero una di quelle storie a lieto fine.

Con quello stipendio R.P. può anche pagare il canone di una casa popolare, 40 euro al mese appena. Terminata l'emergenza abitativa, gli viene fatto un regolare contratto. Quei 40 euro da versare ogni mese più le utenze che dovranno essere intestate all'inquilino.

Ma il vento cambia e cambia quando le borse lavoro terminano.

"Voleva che lo assumessi in comune come cantoniere. Ma era davvero impossibile. Le borse lavoro le pagava la Regione. La nostra amministrazione non ha le forze per assumere un dipendente in più. E poi, anche se fosse, non potremmo certo assumere chi ci pare. Si bassa da un bando, un concorso. la burocrazia, insomma".

IL SINDACO DI CHIAVERANO Maurizio Fiorentini

Tutte questioni di cui R.P., ormai disoccupato, non vuole sentire ragione. Iniziano i problemi. "Il canone di locazione non è mai stato corrisposto, neppure quando lavorava - spiega il sindaco -. Le utenze, inoltre, non sono mai state volturate. Una brutta situazione di morosità, insomma, un debito di alcune migliaia di euro davanti al quale non potevamo restare senza fare nulla".

Gli vengono recapitati vari solleciti di pagamento tramite raccomandata, ma l'uomo non ritira la corrispondenza. E questo fino all'ingiunzione che viene depositata in Posta e diventa esecutiva scaduti i termini del ritiro. A quel punto, il sindaco manda i tecnici e il 26 ottobre gli fa staccare la corrente.

Il 31 ottobre R.P. torna a casa, trova la corrente staccata. Tutto ciò che è nel suo frigorifero è da buttare. Prende un sacco, raccoglie quei cibi sciolti, deteriorati, avariati e va a buttarli davanti alla porta del Municipio. Si sfoga anche a mezzo social scrivendo un post sulla sua bacheca Facebook.

IL POST SU FACEBOOK

"Sono tornato a casa dopo una settimana. Ero andato a cercare lavoro. Ho trovato la corrente staccata, senza nemmeno un avviso. Così ho preso tutta la roba del frigo andata a male e sono andato a buttarla davanti alla porta del Comune  di Chiaverano. Adesso aspetto solo che mi denuncino, poi si vedrà. Li aspetto tutti, non mi faccio problemi".

IL POST è stato condiviso da R.F. in modalità pubblica sulla sua bacheca Facebook

Un post che mette in allerta il sindaco: "A leggere quelle frasi - racconta Forentini - già c'è il senso di una minaccia. Inoltre confessa di essere stato lui ad imbrattare il selciato davanti al Comune la notte di Halloween".

IL FURTO DI CORRENTE AGLI ALPINI

Passano i giorni e gli Alpini, che hanno la loro sede in via Montalto, al primo piano dello stabile in cui c'è l'appartamento comunale, si trovano senza corrente. I tecnici del comune intervengono e si accorgono che i fili dell'impianto dell'appartamento comunale sono stati collegati al contatore degli Alpini.

Tornano con la comandante della Polizia Municipale per ripristinare l'impianto. In casa c'è anche R.P. che prende malissimo l'operazione.

Fiorentini racconta: "Alla vigilessa ha detto che era meglio se non fosse venuto in Comune altrimenti avrebbe fatto fuori me e il segretario comunale. Mi sono molto spaventato. A questo punto credo che quell'uomo sia davvero capace di tutto. Ho sporto denuncia e venerdì sono intervenuti i carabinieri. Ora ho paura. La denuncia è partita, vedremo cosa succederà". 

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