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Vandalismo

Un Halloween da incubo! Bruciati i libri in piazza

Il sindaco: "Là dove si bruciano i libri si finisce per bruciare anche gli uomini".

Chiaverano libri bruciati

foto d'archivio

Un Halloween da incubo a Chiaverano. Nella notte che precede Ognissanti, decine di libri sono stati bruciati in piazza.

Ed è solo uno degli atti vandalici commessi in paese negli ultimi tempi. 

Nelle ultime settimane sono stati distrutti gli arredi (tavoli e sedie) che erano posizionati di fronte all'Infopoint. Li aveva realizzati il Cantoniere comunale. Erano utilizzati soprattutto da giovani che si ritrovavano in quel luogo. Ora lo spazio è vuoto.

Poi, soprattutto nella notte di Halloween ma già nei giorni precedenti si erano verificati fatti analoghi, nei pressi del Pluriuso dove c'è stata una serie di vandalismi tra cui la rottura dei vetri della cucina posizionata vicino al Parco Giochi e la rottura di alcuni vetri del Pluriuso.

Ma ciò che colpisce di più è il rogo di libri in piazza. Nella notte di Halloween sono stati portati via dall'armadio del bookcrossing, ora quasi vuoto, molti tesi e sono stati incendiati nel cortile di fronte all'Ambulatorio medico.

Alcuni dei libri dati alle fiamme

IL COMMENTO DEL SINDACO

"Quest'ultimo fatto è sicuramente inquietante", commenta il sindaco Maurizio Fiorentini che aggiunge: "Dort, wo man Bücher verbrennt, verbrennt man am Ende auch Menschen» (Heinrich Heine). Traduzione: "Là dove si bruciano i libri si finisce per bruciare anche gli uomini".

"Esagerato? - insiste Fiorentini -. Può darsi, ma la storia insegna. Dare fuoco ai libri crediamo sia uno sfregio verso la cultura, verso l'intelligenza, verso la nostra comunità tutta".

COLPITA ANCHE LA CHIESA

"Questi atti si aggiungono ai continui danneggiamenti che continua a subire il Parroco presso la Canonica. Non sappiamo chi siano gli autori. Vandali? Idioti? Imbecilli? Delinquenti? Di Chiaverano? Di altri paesi?"

LE INDAGINI

"Al momento non sappiamo chi siano. Ma faremo tutto il possibile per scoprirlo e per denunciarli in modo che paghino per i danni che procurano. Che nessuno si azzardi a dire che sono ragazzate. Il limite che separa le ragazzate da atti vandalici e delinquenziali è stato superato da molto tempo".

"Difficile credere che nessuno sappia chi siano. Anche se qualcuno non fosse di Chiaverano, non è pensabile che non ci sia anche qualcuno del paese. Quindi sicuramente qualcuno sai chi sono. Pertanto, invito chi sa a dircelo, anche in forma anonima e con l'assoluta certezza della riservatezza. I danni che procurano li paghiamo tutti. E' ora di finirla".

L'armadio del bookcrossing saccheggiato e la vetrina sfondata

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