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CRESCENTINO. Cordoglio per Marylin, la crescentinese uccisa a Vigevano dal nuovo compagno

CRESCENTINO. Cordoglio per Marylin, la crescentinese uccisa a Vigevano dal nuovo compagno

La vittima Marylin Pera

CRESCENTINO.  - Sono stati celebrati nel pomeriggio martedì 17 agosto nella parrocchiale dell’Assunta i funerali di Marylin Pera, 39 anni, la donna anni uccisa una settimana prima a Vigevano dal convivente Marco De Frenza.

La donna, nata a Chivasso, a lungo aveva abitato a Crescentino, prima al Villaggio Fiat e poi, dal 2002, a Mede (Pavia) con il marito Fiorenzo Preveato; nel 2011 era divenuta madre di un bambino, Kevin. Da qualche settimana si era trasferita a Vigevano dove aveva iniziato una convivenza con un collega di lavoro, Marco De Frenza, 59 anni.

Martedì 11 agosto i due hanno avuto una discussione: probabilmente la Pera ha annunciato a De Frenza l’intenzione di tornare a vivere con il marito. Lui ha afferrato un coltello e l’ha colpita più volte, uccidendola.

«Nelle scorse settimane - ha dichiarato il marito - avevamo discusso e Marylin aveva deciso di allontanarsi per un po’. Non ci eravamo lasciati, semplicemente voleva stare da sola per qualche giorno, rilassarsi, pensare al futuro, soprattutto di nostro figlio, e decidere se e come proseguire nella vita di coppia. Lunedì 10 sono andato in stazione per farle una sorpresa e farle salutare nostro figlio. Era con Marco De Frenza, che mi conosce e quando mi ha visto è scappato. Marylin mi aveva spiegato che voleva tornare a casa. Martedì l’ha detto a Marco e lui l’ha ammazzata».

Il cadavere della donna è rimasto nell’appartamento per più di 24 ore; Poi, verso le 17 di mercoledì, l’assassino - già noto alle forze dell’ordine per alcuni precedenti penali - è andato al commissariato di Polizia a confessare l’accaduto e a costituirsi: è stato immediatamente tradotto in carcere.

Il rito funebre, a cui hanno partecipato molti amici e conoscenti crescentinesi della vittima, è stato celebrato da don Edoardo Swiatkowski, parroco di Crescentino, insieme a don Christian Baini, parroco di Mede.

Nel giorno delle esequie le bandiere sulla facciata del Municipio sono rimaste a mezz’asta in segno di lutto per l’ennesimo femminicidio.

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