CRESCENTINO. La frazione San Genuario di Crescentino è da sempre al centro dell’attenzione di storici e studiosi dell’antichità per l’esistenza sul suo territorio dell’Abbazia Benedettina di San Michele Arcangelo di Lucedio. Fondata nel 707 da Gauderi, cavaliere del re longobardo Ariperto II, nei secoli l’abbazia prese poi i nomi di San Genuario e di San Bononio. Il territorio dell’Abbazia, al tempo del suo massimo splendore, fu molto esteso e, tra varie vicissitudine, sopravvisse fino al 1854 quando venne istituita la parrocchia. Per mettere in risalto questa importante fetta di storia crescentinese negli scorsi mesi la Città di Crescentino, con il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale, la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli e la Parrocchia dei SS. Genuario e Silvestro ha sottoscritto una convenzione al fine di avviare forme di collaborazione tecnico-scientifica finalizzate alla promozione di iniziative di ricerca, conservazione, valorizzazione del sito del già monastero di San Genuario, in particolare sul fronte dello studio storico-archeologico. L’attività si dipanerà mediante l’effettuazione di ricerche ed indagini conoscitive sui resti visibili e sepolti dell’Abbazia, sulla loro conservazione e sul fronte della promozione delle conoscenze acquisite, presso la Comunità scientifica nazionale ed internazionale e presso il più vasto pubblico interessato. Le parti si sono inoltre impegnate, ciascuna per gli aspetti di sua competenza, a favorire l’attuazione della ricerca, in termini di accessibilità al complesso, di individuazione di fonti di finanziamento e di iniziative di promozione e comunicazione pubblica dei risultati conseguiti. La prima fase di questo lungo cammino verrà presentata sabato 28 agosto, alle 10:30, nella Chiesa Parrocchiale di San Genuario con un appuntamento dal tema: “Luci dal Medioevo a San Genuario di Lucedio: archeologia e storia di un antico monastero piemontese”. I lavori saranno aperti dai saluti istituzionali portati da Vittorio Ferrero, sindaco della Città di Crescentino, Antonella Dassano, assessore alla cultura della Città di Crescentino, DonEdoardo Swiatkowski, parroco di Crescentino e di San Genuario e da Fabrizio Tabacchi dell’Ufficio Beni Culturali ecclesiastici dell'Arcidiocesi di Vercelli. All’incontro parteciperanno coi loro rispettivi interventi la professoressa Eleonora Destefanis dell’Università del Piemonte Orientale, Dipartimento di Studi Umanistici “San Genuario di Lucedio: ricerche archeologiche in corso e nuove prospettive”, la dottoressa Federica Pondrano dell’Università del Piemonte Orientale “La Chiesa di San Genuario: una storia lunga mille anni” e la dottoressa Francesca Garanzini della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Biella, Novara, Verbano Cusio Ossola e Vercelli “San Genuario di Lucedio, un patrimonio culturale da proteggere e valorizzare”. Seguirà una visita guidata all’antico complesso, con illustrazione dei risultati ottenuti dalle recenti ricerche dell'Università del Piemonte Orientale.
Commentiscrivi/Scopri i commenti
Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter
...
Dentro la notiziaLa newsletter del giornale La Voce
LA VOCE DEL CANAVESE Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.