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03 Marzo 2021 - 11:22
Il Piemonte continua a tingersi di rosso. La stretta decisa oggi riguarda altri 14 Comuni, 12 della Valle Po e due in provincia di Torino, collegati al focolaio di Cavour. Si aggiungono agli 8 Comuni piemontesi che già lo sono da sabato scorso, Re (nel VCO9 da una settimana in più. Il provvedimento, in vigore da domani al 12 marzo, riguarda Barge, Bagnolo Piemonte, Crissolo, Envie, Paesana, Gambasca, Revello, Martiniana Po, Oncino, Ostana, Rifreddo e Sanfront, in provincia di Cuneo, Scalenghe e Bricherasio, nel Torinese. Le decisione della Regione si inquadra in uno scenario epidemiologico che l’assessore alla Sanità della Giunta Cirio, Luigi Icardi, è tornato oggi in Consiglio regionale a definire “critico”. Tanto da avere imposto “la rimodulazione delle prestazioni programmabili”, l’invito ai direttori generali di “aumentare nuovamente i letti Covid e di terapia intensiva negli ospedali”, chiedendo anche di reperire “risorse umane strutturali per contribuire a fronteggiare l’emergenza”. Cresce infatti la pressione sugli ospedali, con 101 ricoverati in più rispetto a ieri. In terapia intensiva l’incremento di 5 pazienti porta il totale a 180, negli altri reparti +96 e totale a 2.139. Sul fronte dei contagi, sono 1.609 i nuovi casi, con l’esito di 23.240 tamponi. Aumenta anche lo sforzo sul fronte della campagna vaccinale, con l’annuncio di un aumento dei centri per la vaccinazione degli over 80 a Torino. “Dobbiamo fare di più per evitare gli assembramenti – ha affermato Icardi – e concordo con chi dice che due strutture vaccinali per il capoluogo regionale sono poche. Intendiamo riattivare anche i centri vaccinali ospedalieri, che hanno già collaborato nella fase della immunizzazione dei medici: abbiamo già dato disposizioni in questo senso. In tutta la Regione i poli vaccinali sono oltre cento, ma per Torino era necessario intervenire. Questa mattina ho chiuso pure degli accordi con le strutture sanitarie private accreditate per avere ancora più centri”. Le persone vaccinate contro il Covid oggi sono 9.688, compresi 5.875 ultraottantenni. Il totale è 414.854, pari all’80,9% delle 512.650 dosi finora disponibili. Dal 10 marzo, ha annunciato Icardi, potrà richiedere la vaccinazione anche il personale docente e non docente che non ha la residenza in Piemonte. E il principio resterà valido anche nella fase della vaccinazione di massa, per tutti coloro che vivono sul territorio della Regione.Edicola digitale
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