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13 Giugno 2018 - 17:56
Un bagliore. Un rumore assordante che si è propagato per i cieli tra Corio, Barbania, Levone, Rocca e anche nella Val Grande.
Cosa sia stato, al momento, è un mistero. La certezza è che ci fossero due caccia bombardieri, partiti verso le 22.50 da Caselle lo scorso mercoledì 6 giugno. E, con loro, un bagliore strano, molto strano. Ma “ufo” non di sicuro.
Cosa ci facessero e per quale motivo fossero lì è un mistero. In tanti però li hanno visti. In tanti hanno visto il rosso fuoco che proveniva dai reattori dei “caccia”. Ma non le loro tipiche luci. Il che può far ipotizzare ad un volo a “luci spente” ma a folle velocità, visto il rumore creato nell’arco di un secondo scarso, forse due.
Dopo giorni di dibattito sui social - dove non sono mancati i “Napalm 51” di turno, con le loro teorie complottiste - qualcuno ha avuto il coraggio di prendere la macchina e di recarsi dai carabinieri della stazione di Corio e sporgere denuncia per quanto visto e sentito.
E da quel momento è iniziata l’indagine da parte degli stessi carabinieri e che ora potrebbe diventare un caso a livello nazionale.
La denuncia di Simone Gallo, operaio di 39 anni, non lascia dubbi, visto che ha raccontato di averli visti in frazione Case Macario, a quota 900 metri sul livello del mare, ed aver avuto paura che i due “caccia” si schiantassero sui monti per quanto stessero viaggiando a bassa quota.
“La sfera l’ho vista, era enorme, credo un diametro di 50 metri. Poi sono arrivati i caccia, sembrava volassero a pochi metri dagli alberi e la sfera è scomparsa dietro la montagna a una velocità incredibile”, ha spiegato il 39enne.
“A me stanno chiedendo cosa sia successo - commenta il sindaco, Maria Susanna Costa Frola – Ma io non ne so nulla. Ora spero si possa fare chiarezza sull’accaduto. Tutti devono sapere cosa sia realmente accaduto mercoledì sera”.
Per l’Aeronautica militare non risultano voli, se non quello di un Tornado ad altissima quota per un addestramento. Ma non sopra i cieli di Corio.
Una vicenda che ora potrebbe addirittura finire in Parlamento - incredibile ma vero - tramite l’onorevole del partito Democratico, Francesca Bonomo, e il collega Mauro Marino, visto che hanno già manifestato l’intenzione di presentare una interrogazione rivolta al Ministero della Difesa per chiedere una dettagliata relazione su quanto accaduto mercoledì scorso.
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