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27 Luglio 2015 - 08:35
Polemiche in Consiglio comunale sulla Tari, per la quale il comune ha fatto lo sforzo di mantenere la deroga sui ristoranti, che altrimenti pagherebbero uno "scoppiettata". Altri Comuni hanno intrapreso la stessa via: viene calcolata una produzione di rifiuti minore, per questa categoria, e lo sconto viene ripartito su tutte le altre utenze, in base a possibilità concesse dalla legge. Di conseguenza, per questo effetto domino, le utenze domestiche subiranno lievi aumenti, in modo da coprire il piano finanziario fornito da Scs, per 90mila euro (40mila euro di entrate sono previste dalla parte fissa, cioè dai metri quadrati, e 50mila euro dalla parte variabile, cioè dal numero di abitanti).
"Allora diciamo la verità, diciamo che le tasse aumentano! - ha inforcato il capogruppo della minoranza Mario Miranda in Consiglio Comunale, mercoledì scorso, portando degli esempi, calcolatrice alla mano -. Chi vive in un alloggio da 50 mq pagherà tra i 5 ed i 7 euro in più, quindi un aumento del 20 per cento, e via salendo in base al numero di componenti".
Bazzecole, secondo la maggioranza. "Stiamo parlando di piccolissime cifre – ha ribattuto Paola Gamba – tra i 5 e i 10 euro, 26 euro proprio al massimo, per un anno. E guardando i Comuni intorno, francamente... Non possiamo fare diversamente. E dire che in campagna elettorale ci avevate attaccato sostenendo che avremmo ribaltato i costi proprio sui ristoranti. E' ora di smettere di dire stupidaggini".
I toni si sono alzati. "Togli quella parola dal tuo vocabolario!" si è difeso Miranda. "Se non sono stupidaggini, allora sono bugie" ancora la replica di Gamba, laquale ha messo bene in chiaro che"possiamo applicare la deroga sui ristoranti, perché sono tre o quattro, ma ti assumi tu la responsabilità di andare in deroga sui cittadini (406 utenti)?".Gamba non è andata tanto per il sottile: "l'anno scorso mi avete triturato le palle con questa storia, facendoci rischiare un esposto per la deroga".
Pacatamente, il Vicesindaco Elisa Vigna ha invitato la minoranza a presentare delle proposte: "bisogna fare delle osservazioni costruttive, non solo degradare".
Resta il fatto che, comunque, dal 2016, la deroga difficilmente potrà ancora essere concessa. "L'abbiamo applicata – ha spiegato ancora Gamba – in base ad un decreto del Presidente della Repubblica, per il 2015 va giustificata ma per il 2016 non potrà più essere applicata e vorrà dire che ristoranti, bar, mense, ortofrutta, pagheranno molto di più".
Alcune riduzioni sono state inoltre ancora previste sulle attività dell'area industriale che, comunque, ha spiegato sempre Gamba, "utilizzano altri canali di smaltimento a pagamento, per rifiuti speciali, ingombranti, cartone".
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