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12 Febbraio 2015 - 10:30
Gaspare Enrico
Comunicato stampa
Sopraelevazione autostrada A5
Pavone – Lessolo
1. E’ tutto il territorio ad essere interessato. Il progetto di sopraelevazione dell’autostrada è un tipico intervento che interessa tutto un territorio: 1) area ad Ovest di Ivrea perché avrà in quella realtà il numero maggiore di effetti che determineranno un cambio della realtà territoriale nel suo insieme, 2) la stessa Ivrea perché il punto di partenza dei calcoli idraulici è il ponte sulla Dora e inoltre nell’area di Banchette ci sono i pozzi della città, 3) il territorio a sud di Ivrea (Pavone, Strambino, Romano, Vische) e ancora a Nord (Montalto e Borgofranco).
E’ questo aspetto che richiede quindi che ci sia uno sforzo di riflessione che metta insieme i diversi pareri di chi vive in quest’area, per giungere ad un giudizio e ad una posizione che si fondi su una visione d’insieme e non utilitaristica, di corto respiro di qualche Comune.
2. Impatto ambientale permanente. L’opera produrrebbe un impatto ambientale in fase di realizzazione ma soprattutto permanente perché modificherebbe la caratteristica e la visione del territorio. E’ come se in mezzo alla pianura interessata si aggiungesse un “segno” umano visibile di grande dimensione e importanza.
3. effetti idraulici. Lo studio dell’Università di Trento che mise a punto un modello sulla base del quale si fecero le opere di intervento nel nodo idraulico ovviamente partì dalla situazione del territorio così com’è adesso, con una massicciata autostradale che occupa parte di tale territorio.Questa nuovo manufatto modificherebbe la sostanza della situazione del territorio e richiederebbe pertanto una nuova simulazione che tenga conto di questo nuovo manufatto, studi gli effetti e indichi eventuali nuovi interventi necessari.
4. l’utilità della sopraelevazione. Ma perché si dovrebbe fare questa sopraelevazione ? per evitare che , a fronte di una nuova esondazione, si debba chiudere l’autostrada come si fece nel 2000 ?. La domanda legittima che ci si deve porre è questa: “ tali esondazioni hanno finora avuto una frequenza bicentenaria. Se anche la mutazione del clima ci facesse prevedere che la periodicità potrebbe essere di molto accorciata e il rischio si potrebbe correre ogni 50-20 anni, questo rischio, cioè la chiusura per 24 o 48 ore dell’autostrada una volta ogni due o 5 decenni, motiva la spesa di 300 milioni pagati dalle tariffe autostradali e l’impatto territoriale negativo ?
5. Compensazioni. Da qualche mese le riunioni con i vari Comuni sono incentrate sulle compensazioni che i Comuni potrebbero ottenere dall’ATIVA. Vista la situazione finanziaria dei Comuni il rischio è che non si tratti di compensazioni ma di veri e propri “baratti” con acquisizione del parere favorevole da parte dei Comuni in cambio dell’asfalto di strade e opere analoghe.
Barattare la preservazione di un territorio bello e da salvaguardare con una strada che un Comune non riesco ad asfaltare non è positivo.
Ad oggi il PD esprime parere negativo sull’opera di sopraelevazione così come proposta dalla Società ATIVA e nel dire questo partiamo dalle questi indicate in precedenza. In particolare proponiamo:Gli studi sul nodo idraulico che hanno presieduto agli interventi già fatti e devono presiedere gli interventi futuri: come consentire che le acque, in situazioni di massima piena ed esondazione, abbiano gli spazi per esondare senza produrre danni, disperdersi, comunque non essere incanalate e velocizzate.
Siamo favorevoli ad una analisi attenta e puntuale che individui interventi limitati e focalizzati a risolvere problemi veri e quindi devono essere davvero necessari.
Siamo contrari alla politica di chi gestisce le autostrade, divide utili ingenti, propone opere non necessarie o dannose pur di avere in cambio il rinnovo della concessione e re-distribuire utili. Meglio che siano le Istituzioni a decidere gli interventi necessari e con regolare gara si affidi la concessone che comprenderà interventi utili in sé e non per perseguire altri fini a discapito dei territori. Non possiamo accettare che si faccia un intervento di questa portata sottacendo la vera motivazione: ATIVA vuole avere la proroga della concessione che gli consente di produrre significativi utili perché le tariffe sono inspiegabilmente eccessive.
Segretario circolo PD ad Ovest di Ivrea
Gaspare Enrico
Banchette, dicembre 2015Edicola digitale
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