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22 Settembre 2014 - 21:22
Ad ogni giorno che si apre “rifarei tutto, sia nella vita privata che in quella pubblica. Non mi pento di nulla”- mi aveva detto Carmela Vizzuso l’anno scorso ormai da tempo malata. Ora che il 16 settembre scorso ha abbandonato entrambe, umiliata da un destino che ha deciso per lei un affrettato approdo, le sue parole sembrano raccontare di una grande tranquillità interiore, di una vita spesa bene, della consapevolezza di un’esistenza buona.
Era nata nel ’43 a Tricarico nella provincia di Matera dove ogni anno, proprio il 16 settembre, si festeggia la Madonna del Carmelo, la santa patrona. Un caso? Chissà! Certo è che Carmela era molto legata alla sua terra e alla sua famiglia. Delle sue radici aveva i lineamenti: grandi occhi scuri, tratti nobili schiusi al sorriso, tempra di roccia che non frana. Da adulta, Ciriè la sua destinazione. Qui si era sposata e fino alla pensione aveva fatto la maestra elementare e come aveva sottolineato:”continuo ad esserlo nell’anima”.
Con la stessa passione era entrata in politica. Suo un primato nella storia amministrativa della Città: prima donna a Palazzo D’Oria a ricoprire il ruolo di assessore nella Giunta che nel 1989 passò ad Aldo Buratto dopo la rinuncia di Giuseppe Novero a completare il suo secondo conferimento . Nel ’93, libera dal suo impegno assessorile coglie l’offerta della Giunta leghista della seconda Repubblica di Ezio Genisio ed accetta la presidenza dell’Acquedotto Ciriè San Carlo. Il nuovo ruolo risulta incompatibile con quello di consigliere nella seconda Giunta di Luigi Chiappero e motivo per lei di allontanamento dalla cosa pubblica. Ci torna al primo incarico dell’attuale primo cittadino di Ciriè Francesco Brizio e nel secondo le vengono affidate le deleghe ai Servizi Demografici, Cimiteriali e alle Pari Opportunità. Io e la “signora del PD” ci eravamo incontrate per parlare anche di Pari Opportunità. “Dovrebbero essere date agli uomini non alle donne! Noi siamo uguali a loro, con le stesse capacità, gli stessi diritti, gli stessi doveri”- mi aveva risposto con il suo piglio forte e sano. “ E’ inutile confermare che in questo primo periodo di legislatura non ho lavorato sull’argomento”-aveva concluso ritenendo che l’argomento lo fosse altrettanto. E al mio ulteriore insistere un po’ provocatorio.” Se la Giunta Brizio porta i pantaloni non mi interessa. Vanno tutti bene se sono bravi, si impegnano, realizzano. Lavoro da molti anni in politica e continuo a farlo con amici come Aldo, Ruggero, Riccardo, Luca, Fulvio”. Ciao Carmela.
Sara Gasparotto
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