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CIRIÈ. I Wolontari Clown hanno spento 10 candeline

Negli ultimi giorni di dicembre l’associazione ciriacese “W.C. Wolontari Clown” ha festeggiato i 10 anni di fondazione.  Dal 2009, anno della sua ideazione ad opera di alcuni giovani dell’ex Liceo Scientifico G. Galilei, ad oggi, l’esperienza si è decisamente evoluta.

Tutto era iniziato con l’intenzione di portare l’insegnamento di Patch Adams anche nell’ospedale del territorio. Pochi anni dopo, il gruppo di studenti ha costituito una onlus che ora conta più di 50 volontarie e volontari, di tutte le età. Inizialmente il corso di formazione si svolgeva alla scuola superiore, da ormai quattro anni l’attività coinvolge invece l’intera cittadinanza, con un corso annuale aperto a tutti. Dai 17 ai 60 anni, i clown vengono formati in micromagia, scultura di palloncini, cabaret, improvvisazione teatrale e sensibilizzati verso il trattamento dei pazienti attraverso la celebre “terapia del sorriso”.

Tutto questo è stato celebrato nella serata di venerdì 20 dicembre, l’associazione è stata ospitata nei locali del Comune di Rocca, serata in cui si sono susseguiti diversi momenti di ricordo e di ringraziamento tra fondatori, soci ed ex soci, amici vecchi e nuovi, collaboratori, rappresentanti di altre associazioni, professori delle scuole con cui l’associazione mantiene attivi i suoi contatti. «Una famiglia che con gli anni è diventata sempre più grande e variegata e di cui siamo molto orgogliosi - commentano -. Rinnoviamo tutti i ringraziamenti, a chi ci ha ospitato, a chi crede nel nostro progetto e lo sostiene, direttamente e indirettamente, a chi è stato con noi, anche solo per poco, ai dipendenti dell’Ospedale. Siamo inoltre grati e fieri di far parte di un’esperienza associazionistica di volontariato di stampo squisitamente giovanile, che è riuscita ad incidere sul proprio territorio attraverso gli anni, ampliando sempre di più il suo raggio di azione, toccando sì la struttura ospedaliera (non solo il reparto di pediatria) ma anche altre realtà quali le scuole dell’infanzia e superiori, le case di riposo per anziani, gli oratori, le fiere cittadine nelle piazze, le campagne di sensibilizzazione e formazione sanitaria, avviando raccolte fondi, attivando il 5 per mille, producendo gadget originali il cui ricavato è interamente devoluto alla nostra Asl. Cosa non è mai cambiato in questi dieci anni di crescita? La nostra missione: donare il sorriso ai bimbi ricoverati, strappare una risata ad un anziano solo, diffondere la nostra idea, ovvero che basta davvero poco per rendere migliore la realtà che ci circonda. Tutti possiamo farlo, ogni atto di gentilezza, ogni gioco e ogni attimo di leggerezza possono ricordarci quanto siamo tutti simili di fronte a difficoltà come la malattia e la degenza, possono aiutarci a farci sentire connessi e a creare una rete di supporto. Noi lo facciamo indossando un naso rosso e facendo magie».

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