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26 Ottobre 2018 - 11:58
Ha riscosso grande interesse, con la partecipazione di professionisti provenienti da tutto il Piemonte e non solo, il seminario tenutosi martedì scorso nella Sala Consiliare, dal titolo “Le expertise nel cantiere di restauro di Palazzo D’Oria”, durante il quale sono stati approfonditi i temi del recupero e della valorizzazione di immobili pubblici storici, in sintonia con il contesto socio-economico locale. Un appuntamento per “addetti a lavori” ma di interesse anche per i meno esperti e per gli amministratori pubblici del territorio che hanno potuto approfondire le modalità di approccio per la riqualificazione e il restauro degli edifici storici tramite finanziamenti e con il supporto di enti ed istituzioni.
L’evento, organizzato in collaborazione con l’Ordine degli Architetti PPC di Torino e coordinato da Cristina Coscia, docente del Politecnico e vicepresidente dell’Ordine, ha infatti registrato la partecipazione di decine di professionisti, soprattutto architetti, oltre a studenti del Corso di Laurea Magistrale in “Architettura per il Restauro e Valorizzazione del Patrimonio” e a diversi amministratori locali, particolarmente attenti alla tematica della valorizzazione dei beni culturali con finalità di sviluppo anche socio economico del territorio.
Il seminario ha tra l’altro evidenziato le esperienze degli architetti, dei restauratori e dei professionisti coinvolti nel progetto di “rinascita” di Palazzo D’Oria, sottolineando l’importanza del dialogo multidisciplinare tra amministrazioni, università, enti di tutela, operatori economici e soggetti finanziatori.
A latere del workshop, è stata inaugurata presso la Biblioteca Storica la mostra degli elaborati degli studenti dell’Atelier “Restauro e valorizzazione del patrimonio” del Corso di Laurea Magistrale in “Architettura per il Restauro e Valorizzazione del Patrimonio”, che si sono addentrati in un percorso di conoscenza completo ed esaustivo di Palazzo D’Oria, scandagliandone le radici, la storia e la connessione con il tessuto socio-economico, passato e presente. Ne sono nati alcuni interessanti studi sulle possibili evoluzioni d’uso del Palazzo, con diverse interpretazioni e alternative, in grado di rafforzarne la specificità.
I lavori del seminario sono stati introdotti dai saluti di Alessandro Pugliesi, Assessore all’Urbanistica, e dal sindaco Loredana Devietti.
Tra i primi a intervenire dopo i saluti iniziali, gli architetti Daniela Bosia del Politecnico di Torino - Dipartimento di Architettura e Design e Massimo Giuntoli, Presidente dell’Ordine degli Architetti di Torino, che hanno sottolineato il ruolo di rilievo del Protocollo per il restauro di Palazzo D’Oria e le metodologie di lavoro adottate dai ragazzi dell’Atelier. A Carlo Alberto Carpignano, Direttore generale Ascom Confcommercio Torino e provincia, il compito di spiegare il ruolo di Ascom all’interno di un progetto che ha come condizione essenziale la piena collaborazione e la sinergia tra tutti gli attori coinvolti.
A seguire, l’architetto Angela Faruggia – Soprintendenza Beni Architettonici del Piemonte – ha posto l’accento sull’importanza della tutela attiva dei beni, che prende in considerazione in primis il loro uso e la comunità in cui sono inseriti. Un argomento sviluppato anche dall’architetto Mauro Bellora – MGA4Studio – che nel suo intervento ha fatto una panoramica dei restauri realizzati sino ad oggi a Palazzo D’Oria, partendo da alcuni cenni storici per arrivare alla rifunzionalizzazione dell’edificio come “contenitore di cultura”. Particolare attenzione è stata dedicata ai recenti restauri su Sala delle Armi e Sala degli stucchi, con le annesse sale che ora ospitano la Quadreria dei Marchesi. Un’area museale destinata a raccordarsi in futuro con altri spazi del Palazzo, creando un percorso articolato tra le sale al piano terreno e quelle ubicate al primo piano (sala di Carlo Emanuele, Biblioteca Storica e altri locali che saranno ristrutturati a breve).
Più tecnico e volto a illustrare esempi di restauri di celebri opere di Keith Haring, il contributo dell’architetto Antonio Rava mentre Laura Fornara – Vice Responsabile in Compagnia San Paolo per il settore Arte, Attività e Beni Culturali – ha illustrato le attività della Compagnia e le ragioni per cui gli interventi a Palazzo D’Oria hanno ricevuto per due volte il sostegno dell’Istituto. All’architetto Salvatore Simonetti il compito di approfondire il legame esistente tra il territorio e gli impegni di restauro di edifici pubblici.
Ha concluso il seminario l’architetto Stefano Faletti – Presidente Ascom Cirié – che ha sottolineato il ruolo di partner dell’Ascom nel Protocollo riguardante Palazzo D’Oria, rimarcando come solo tramite una progettualità territoriale sia possibile uscire dalla crisi e ridare slancio anche al commercio locale.
Gli elaborati degli studenti dell’Atelier “Restauro e valorizzazione del patrimonio” sono stati esposti nella Biblioteca Storica fino a sabato 20 ottobre. Gli studenti del Politecnico hanno assistito i visitatori.
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