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CIRIE'. Una mostra per festeggiare i 20 anni di IperCoop in città

CIRIE'. Una mostra per festeggiare  i 20 anni di IperCoop in città

Centinaia i visitatori per “1998-2018  Trasformazione dell’insediamento di via Robassomero da antico sito industriale a moderno Centro Commerciale”, la mostra fotografica e didascalica  in scena dal 15 al 17 giugno scorso negli spazi a pianterreno dell’IperCoop a Ciriè.

Una galleria di immagini a cura del presidio Soci Coop con gli scatti di Piervittorio Zorzi e i testi di Giovanni Crosetto e Zorzi, parte tra le preponderanti della serie di manifestazioni indette per “I vent’anni di IperCoop a Ciriè”. Nove i grandi quadri in esposizione che  di questa parte di territorio comunale descrivono la storia, dai primi anni  del ‘900 all’ultimo evoluto ventennio: un lungo viaggio tra vecchia e nuova memoria con protagonisti ambienti, persone e cose. Nella prima teca la premessa descrittiva accompagnata da immagini in bianco e nero di grande bellezza sull’antico sito del quale si hanno ricordi certi dal XVI secolo: a quel tempo era un “vecchio edificio  adibito a fucina, più di recente, si fa per dire, “un’industria di nastri e trecce”. Nella seconda di quest’ultima “Lavoratrici e Lavoratori” in posa. Sorridono e alcuni strizzano gli occhi forse per il sole. Donne dagli incarnati chiari con abiti lunghi , alcuni dai colli squadrati bordati di blu e di pizzo di San Gallo. Uomini in giacca e pantaloni neri, decorati di baffi e barba: un vezzo di quel periodo che  l’uomo ideale doveva avere a punta o spessa come i gendarmi. C’è anche un libretto paga di un’operaia della Remmert & C: per ventidue giornate di lavoro mensili 40,75 lire tra acconto e saldo. Nel terzo e quarto quadro l’Opificio Remmert ne ‘93 in ciò che resta della sua architettura possente ma ferita, E’ campagna quella predominante nelle fotografie, prati verdi ancora sgombri da costruzioni importanti e alberi eleganti che costeggiano la strada che porta a Ciriè. Nel quinto gli interni del gigante che soffre di abbandono: un grande focolare annerito, grandi ruote di ferro che sembrano arrancare al vento. In quello più avanti la ciminiera della fabbrica: pare di sentirne l’urlo nel vederla sbucare  dietro a un maestoso ciliegio in fiore. Nell’ultima foto è disgregata a terra, distesa nella sua disordinata, non più calcolabile lunghezza. Gli ultimi tre dal vetro tratteggiano la ripresa del gigante: sono gli anni del  cantiere del vecchio sito industriale acquistato da NovaCoop  che nella prima metà degli anni 90 scuote il lungo silenzio. E’ il periodo delle grigie strutture che rinascono a nuova vita e al nuovo guardaroba del vecchio e storico sito. E’ il tempo dell’apertura al pubblico dell’imponente Centro Commerciale con annesso  parcheggio esterno, sala multimediale,  bar,  campetto e  parco giochi, del 6 giugno 1998. Infine la IperCoop nelle “cartoline” a colori scattate di recente. Nuvole leggere sullo sfondo, indaffarati camini che fumano e luci in pieno giorno. Ma questa è la nuova storia della IperCoop dal titolo: “Da vent’anni insieme a voi”. Che continua.

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