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CIRIE'. “Minoranze approssimative sul regolamento animali”

Strascichi polemici dopo l’approvazione, durante l’ultima seduta di consiglio comunale, del regolamento per la tutela degli animali. La bagarre, con le minoranze a richiedere la posticipazione dell’approvazione per trattare meglio il tema, prosegue fuori dall’aula. Sui social il grillino Franco Silvestro definisce il testo una “patacca inutile”, “pieno di tutto e del contrario di tutto”, “con un impianto normativo squinternato”.

Il penstastellato contesta con ironia come, da regolamento, “i ragni rinvenuti in casa non potranno più essere uccisi, in quanto specie protette dal comune di Ciriè. Tra l’altro, il comune ha previsto, per quest’anno, di fare disinfestazione delle zanzare. Invito sin da subito il comandante dei vigili a preparasi ad elevare alcuni milioni di multe al sindaco, una per zanzara. Magari a concordare un forfait, una sorta di sconto comitive. Altro esempio: qualora il regolamento venisse effettivamente applicato, l’impepata di cozze sarà sanzionabile, in quanto maltrattamento (bollitura) di animale invertebrato marino (la cozza rientra nella classificazione degli invertebrati)”. Aspetti, anche se con meno enfasi, ribaditi dalle altre forze politiche di minoranza. Secondo il Pd, ad esempio, si tratterebbe di una “marchetta” bella e buona.

Se si fa il regolamento, deve avere buon senso - commenta Federico Ferrara, Pd - se no è utile solo per strizzare l’occhio agli animalisti ma non produce nessun beneficio effettivo”.

Polemiche che l’assessore all’Ambiente Alessandro Pugliesi stigmatizza. Il regolamento, infatti, è nato dopo una lunga fase di analisi di normative, ordinanze, regolamenti e leggi, ed è stato sottoposto anche alle associazioni animaliste. Insomma, secondo l’Amministrazione più di così non si poteva fare. La bozza è inoltre passata per ben due volte in commissione consiliare.

Esaurita la fase consultiva - sottolinea Pugliesi - il testo è poi stato presentato al Consiglio non essendoci più stato richieste di integrazione da parte di Commissari. Vorrei solo puntualizzare che sono ormai molti i Comuni che si sono dotati di un regolamento su questo tema. Hanno adottato regolamenti che hanno la stessa identica impostazione in termini di forma, numero di articoli e di contenuti di quello approvato dalla Città di Cirié,  e  la stessa ANCI fin dal 2013 insieme alla Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali ha proposto un documento simile come regolamento-tipo da adottare da parte delle amministrazioni comunali. Stupiscono le affermazioni di alcuni consiglieri di minoranza che, dopo un lungo e condiviso percorso di consultazione, hanno posto obiezioni tecniche e molto specifiche solo nel corso dell’ultimo Consiglio comunale, dimostrando semplicemente una certa approssimazione nell’approcciare la questione e non avendo voluto portare il proprio contributo nelle commissioni consigliari.

Sono comunque molto soddisfatto per l’approvazione del regolamento. Nell’ambito dei principi e indirizzi fissati dalle normative e in coerenza con il nostro indirizzo di programma, è infatti nostro impegno promuovere la tutela degli animali nel nostro territorio, quale elemento indispensabile e fondamentale dell’ambiente, in conformità ai principi etici e morali della comunità, nonché ai principi normativi vigenti. Riteniamo, pertanto, che il raggiungimento di un equilibrato rapporto rispettoso dei reciproci diritti tra cittadini e animali sia un obiettivo di civiltà da perseguire e che il regolamento recentemente approvato ne dia piena risposta”.

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