Cerca

CIRIÈ. "Cerca di tornare a casa. Porta mia figlia e poi fai ciò che vuoi"

CIRIÈ. "Cerca di tornare a casa. Porta mia figlia e poi fai ciò che vuoi"

Quando giovedì scorso si era messa a riposare qualche ora dopo una lunga giornata di lavoro, Selam Atlaw Kassaye, una giovane etiope di 31 anni, mai e poi mai avrebbe pensato che quelle poche ore di sonno avrebbero in qualche modo stravolto la sua vita.

Perché in quel breve lasso di tempo, il marito Mamush Getachew Wojade, 40enne connazionale, ha preso la figlia Rediet ed è scappato via, lasciando l’abitazione di corso Nazioni Unite a Cirié. Facendo perdere le tracce. Spegnendo il cellulare, bloccando la moglie su Facebook e su Whatsapp. E, soprattutto, senza dire a nessuno dove stesse andando con la figlia e per quale motivo.

"Non ho più una vita - racconta la donna, che lavora alla nuova piscina di Robassomero - passo ogni giorno al telefono, a controllare se per caso mi abbia sbloccato dal social network o dall’applicazione messaggistica per il cellulare. Ogni giorno sento gli amici e provo ad interpellare i carabinieri, sperando in qualche notizia positiva. Io voglio ritrovare mia figlia. Voglio che torni ad essere felice accanto a me".

La donna, qualche giorno fa aveva denunciato l’accaduto ai carabinieri della tenenza di Cirié, che proprio ieri mattina hanno denunciato in stato di libertà il marito 40enne per “sottrazione e trattenimento di minore all’estero”.

Perché per gli inquirenti, l’uomo - in procinto di separazione da Selam - avrebbe rapito la bambina con il chiaro intento di portarla all’estero. Probabilmente in Etiopia o da qualche amico in Europa.

"Non so dove possano essere - continua - ma spero caldamente possa ripensarci e possa tornare qui. Voglio mia figlia, di lui non mi interessa".

Qualche mese fa, ad inizio anno, l’uomo era scappato da solo in Etiopia: "Per due mesi è sparito, salvo poi farsi vivo verso fine marzo. Era riuscito solo a dirmi che era andato a farsi una vacanza dai suoi parenti perché era stressato. Si era licenziato qualche settimana prima e da quando era tornato è sempre rimasto a casa: non aveva intenzione di trovarsi un lavoro".

Ora, però, la situazione per Mamush si complica: con la denuncia, i carabinieri hanno bloccato il passaporto dell’uomo che, se trovato, sarà fermato e portato a Cirié. 

La donna, intanto, ha deciso di lanciare un appello al marito: "Cerca di tornare a casa. Porta mia figlia e poi fai ciò che vuoi". Ma anche a qualsiasi persona che, per caso, dovesse imbattersi nella piccola: "Chiamate i carabinieri, oppure mandatemi un messaggio o chiamatemi al 393-884233282".

img-20170711-wa0023

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori