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CIRIÈ. Amnesty International nelle scuole con "Popoli in movimento"

Torna anche quest’anno il progetto “Cittadini del Mondo” di Amnesty International per le scuole del territorio. “Con questo nuovo percorso che il Gruppo Italia 124 propone, la nostra presenza nelle scuole di ogni ordine e grado compie ventisei anni - spiegano gli organizzatori -. Nonostante la quasi totale mancanza di finanziamenti, il gruppo ha deciso che questa esperienza non deve essere interrotta perché se i diritti umani devono essere rispettati, essi devono essere conosciuti e compresi da tutti. Pertanto ci impegniamo a garantire la fornitura dei dossier, momenti di approfondimento, interventi in classe concordati con i docenti ed eventuali manifestazioni finali da valutare”. Il percorso educativo proposto dal sodalizio per quest’anno si chiama “Popoli in movimento”. “Le migrazioni hanno sempre caratterizzato la storia dell’umanità - continuano -. La povertà, problemi ambientali, guerre, persecuzioni, sono alcune delle cause che hanno spinto popolazioni ad abbandonare il proprio Paese. Oggi, il flusso migratorio sta assumendo nel mondo una consistenza quantitativa senza precedenti perché con maggiore frequenza si verificano nuove situazioni drammatiche. Dal 2001, con l’inizio della guerra al terrorismo, la zona dei conflitti dilaga in modo esponenziale coinvolgendo sempre di più l’Africa che, grazie alla partecipazione dell’Occidente con la “guerra preventiva e umanitaria”, ha reso molte zone centro di conflitti permanenti. Negli ultimi 5 anni sono scoppiati o riattivati almeno 15 conflitti,. Ad aggravare ancora di più la situazione generale sono la nascita di nuovi movimenti terroristici e il rinnovato protagonismo di vecchie e nuove dittature che assumono atteggiamenti sempre più radicali. Secondo l’UNHCR  le persone fuggite a causa di guerre e violenze, a fine 2015 hanno superato la cifra di 65 milioni di cui il 51% sono bambini. È un fenomeno che ormai coinvolge i 5 continenti, ma si cercano soluzioni comuni? In Europa e in Italia quale accoglienza?”. Per i bambini del nido, della scuola d’infanzia e delle prime due classi elementari Amnesty propone invece il percorso “Bambini come noi”. “Attraverso incontri, letture, animazione - spiegano - si vuole far conoscere quanto sia importante l’accoglienza per questi bambini provenienti da paesi lontani con culture diverse, che oggi sono inseriti nelle classi frequentate dai bambini e dai ragazzi italiani”. L’iniziativa, in collaborazione con il Comune, sarà presentata ufficialmente nelle prossime settimane, in concomitanza con l’anniversario della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia.
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