Ezio Genisio, 60 anni, è stato sindaco dal '93 al '97. Fu una sorpresa per tutti. "Arrivai secondo al primo turno e vinsi al ballottaggio contro Aldo Buratto - racconta -. Vinsi perché presi una parte dei voti del centrosinistra". Guidò per 4 anni - all'epoca il mandato durava un anno in meno - una giunta monocolore. Verde, Lega Nord. Ha fatto il bancario per una vita, attualmente è in esodo, ma aspetta il pensionamento. Vive a Rocca da sedici anni. "Ma quando sono a Ciriè mi sento a casa, tra amici" sorride.
Genisio, quali sono le cose di cui va più fiero realizzate durante il suo mandato? Sicuramente la bonifica all'Interchim. Adesso si parla della bonifica territorio, ma all'epoca c'erano grossi problemi coi rifiuti depositati all'interno dell'ex Ipca. Eravamo riusciti a portare a casa un contributo statale in conto capitale di 6 miliardi di lire. Fu una bella battaglia, nessuno credeva che saremmo riusciti a fare un lavoro del genere, fu una bella soddisfazione. Un altro grosso intervento fu l'acquisto della cascina di via Don Giordano, che trasformammo in alloggi popolari, con un finanziamento ottenuto di circa 2 miliardi di lire. Sotto il mio mandato partì il primo grosso supermercato, l'IperCoop. Ci tengo in modo particolare, fu uno dei primi contratti tra pubblica amministrazione e ipermercato che prevedeva l'obbligo di assumere almeno il 30% dei dipendenti tra i ciriacesi.
Dal '97 Ciriè è migliorata o peggiorata? Non abito più qui, ma presumo che, come tutti i comuni, Ciriè abbia risentito in primo luogo del patto di stabilità, l'impossibilità per il comune di spendere soldi a favore dei cittadini. Credo che per le condizioni sociali che ci sono, ci sia stata un'involuzione, ma senza addossare colpe a nessuno.
Cosa manca in questa città? Ciriè è ben fornita di tutti i servizi, e propio su questi deve esserci un rilancio. Ciriè, in passato, era considerata città di servizi e aveva industrie che davano respiro ai cittadini e ai residenti dei paesi vicini. Poi c'è stata una involuzione. Ci vorrebbe un rilancio dell'insediamento industriale, compatibilmente con l'ambiente, e dei servizi, per far tornare Ciriè punto di riferimento per il territorio. Ciriè deve tornare comune capofila, deve garantire determinati servizi come un collegamento più veloce con la città di Torino. Bisognerebbe anche dialogare maggiormente gli istituti scolastici per dare più facilmente uno sbocco lavorativo ai nostri giovani. Un'altra cosa importante sarebbe riallacciare i rapporti tra amministratori e commercianti. Il mio motto è "collaboriamo tutti per migliorare la città". Oggi come oggi non si sono più i contrasti tra le associazioni di commercianti come in passato, deve essere più facile sedersi attorno al tavolo e dialogare per far sì che i commercianti abbiano un guadagno e che la città offra molto ai suoi cittadini, dal punto di vista della spesa.
Come ha amministrato il centrosinistra di Francesco Brizio? Brizio ha fatto quello che poteva. Ogni sindaco vuole fare di tutto per la sua città, ma a fine mandato ci accorgiamo che avremmo voluto fare molto di più di quanto è stato fatto.
Come dovrebbe essere il prossimo sindaco? Ci tracci un identikit…. Io penso che Ciriè meriti un sindaco a tempo pieno. Quando fui eletto presi sei mesi di aspettativa per dedicarmi interamente al lavoro da primo cittadino. Sono stati mesi importati, utili sia per me sia per i cittadini. Conobbi i dipendenti comunali, molto professionali e che non si sottraevano al lavoro. Oltre che a tempo pieno, il sindaco dovrebbe essere al di sopra delle beghe politiche. Pur essendo schierato nell'ambito di una parte politica, un sindaco che è stato eletto deve porsi come il sindaco di tutti. Tante volte si dice, ma poi non si fa. Vedrei bene un sindaco che lotti contro la legge Bassanini e il patto di stabilità. La Bassanini toglie potere ai sindaci e lo addossa d dirigenti e responsabili di servizio. Io ritengo che il sindaco debba essere responsabile sul programma elettorale, non deve dare solo indicazioni di massima che vengono poi attuate dal dirigente. Sento inoltre la mancanza del Coreco (organo regionale che aveva funzioni di controllo sugli atti degli enti locali ndr). Adesso passano troppe delibere che in passato sarebbero state respinte. Una volta se la minoranza riteneva illegittima una delibera la mandava al Coreco, che dava il suo parere di legittimità, oggi ci si deve rivolgere in procura, è un assurdo. E poi c'è la figura del segretario comunale. Una volta era il primo garante di correttezza degli atti, ora è appiattito sui sindaci che gli danno lavoro. Il centrodestra fa difficoltà a trovare il candidato sindaco.
Quale potrebbe essere la soluzione? Davide D'Agostino di Fratelli d'Italia ha proposto le primarie... Io sulle primarie sono d'accordo, però teniamo conto che ci vorrebbero almeno due o tre candidati credibili.
Si parla anche di cercare un candidato appartenente alla società civile... Io sui candidati della società civile credo poco, perché a mio giudizio il sindaco deve essere ben connotato politicamente, se no si rischia di deviare da quello che è il programma elettorale e di non mantenere le aspettative dei cittadini. Poi non è detto che uno della società civile sia un buon amministratore: un conto è essere un buon imprenditore, un conto è la pubblica amministrazione dove l'imprenditoria c'entra poco.
Chi è secondo lei il più indicato per andare alle elezioni contro il PD e il Movimento 5 Stelle? So che ci sono riunioni in corso, di conseguenza non ritengo di esprimere alcun nominativo, sono le tre forze politiche che devono tirare fuori dal cilindro il nome migliore. Io alle trattative non partecipo, sono un semplice sostenitore. La Lega mi ha anche chiesto di partecipare, ma non voglio entrare a gamba tesa.
Cosa ne pensa di D'Agostino? Davide secondo me potrebbe essere un ottimo sindaco, sia per l'esperienza fatta sia per quella che potrà fare in futuro.
Oltre a D'Agostino, crede ci possano essere altre figure valide per candidarsi a sindaco? Io vedrei bene anche Claudia Porchietto. Ex assessore regionale, è una persona che si impegna anima e corpo per la gestione della cosa pubblica. Abita a Fiano, su Ciriè ha parecchie aderenze. Per quanto riguarda la Lega non mi sento di suggerire nessuno, perché in questo momento sta vivendo alcune difficoltà e non penso sia opportuno candidare qualche nominativo. La coalizione tra Fratelli d'Italia, Forza Italia e Lega Nord dovrà sostenere anima e corpo il candidato che verrà scelto da tutti.
Secondo lei il centrodestra ha possibilità di vincere le elezioni? C'è l'incognita dei Cinque Stelle, che ritengo portino via più voti al centrosinistra che al centrodestra. Penso che il centrodestra, anche grazie a questa incognita, possa riuscire ad arrivare al ballottaggio. D'Agostino dalle colonne di questo giornale ha espresso apprezzamenti nei confronti dei pentastellati.
Crede che, per un eventuale ballottaggio, il centrodestra debba fare un ragionamento con loro? No, al ballottaggio non farei apparentamenti con nessuno, come ho fatto io in passato. Se arrivano i voti ben venga, ma non imbarchiamo qualcuno che potrebbe poi di fatto provocare problemi non da poco nel corso del mandato. Centrodestra e pentastellati hanno due visioni diverse sulla gestione del territorio.
Manuel Giacometto