Tutto comincia nel nord Italia, in una giornata apparentemente qualunque dell’anno 1946. Una donna anziana, di più di ottant’anni anni, claudicante e imprecisa nei movimenti, si reca al voto. Per la prima volta nella sua vita. Il padre le aveva proibito l’istruzione, ma quando aveva otto anni sua madre, di nascosto, le aveva regalato un abbecedario, facendosi strappare la promessa che avrebbe studiato non solo per se stessa ma anche per lei. Inizia così la storia di Aida raccontata nell’omonimo cortometraggio prodotto da Cinefonie, Offi-Cine Veneto e Ouvert, con il contributo di Compagnia di San Paolo, Fondazione Istituto Piemontese Antonio Gramsci, Film Commission Torino Piemonte e Film Commission Vallee D’Aoste e presentato in prima nazionale sabato 2 giugno alle ore 18.30 presso la Sala ‘900 del Polo del ‘900, in occasione della rassegna “Costituzione 70” coordinata dalla Fondazione Istituto piemontese Antonio Gramsci in collaborazione con gli enti partner del Polo del ‘900. Una quattro giorni di incontri, laboratori, comizi e testimonianze per celebrare i momenti fondanti della nostra democrazia. La serata sarà un’occasione per rivivere l’atmosfera di quel periodo storico: dalle parole di Palmiro Togliatti, Alcide De Gasperi, Pietro Nenni e Franco Antonicelli che dalle ore 17.30 risuoneranno lungo i portici del centro di Torino grazie ai comizi in forma teatrale realizzai da BTeatro e Officine Creative Torino progetto Velomuseo. Non una commemorazione ma un omaggio all’eredità culturale e politica che ci hanno lasciato e un impegno civile a non dimenticarla. Perché “la democrazia non cala dall'alto. La democrazia ha le sue leggi, e queste leggi le mette in movimento solo l'esercizio che ne fa il popolo”. La “processione” terminerà alle ore18.30 al Polo del ‘900, dove verrà presentato il film, dopo i saluti istituzionale di Anna Rossomando, Vicepresidente de Senato alla Repubblica, di Alessandro Bollo, direttore del Polo del ‘900 e di Dunia Astrologo, direttore dell’Istituto Gramsci, capofila del progetto. Tredici minuti di proiezione che tratteggiano un affresco collettivo dell'Italia del 2 giugno 1946, a partire dalla vicenda intima e popolare di Aida. Donna tra tante e come tante, decide di combattere il discrimine sessuale con due armi silenziose ma più efficaci di colpi di cannone: l’istruzione e la presa di coscienza. Una narrazione personale che diviene collettiva e pone al centro della Storia italiana, con la “s” maiuscola, tutte quelle figure apparentemente secondarie che non trovano posto nei libri di storia ma che, spinte da un desiderio comune, hanno reso possibili quei diritti inalienabili a cui quotidianamente noi oggi facciamo appello e ricorso. “Il progetto -racconta il regista Mattia Temponi- si inserisce in un più ampio percorso di incontro tra ricerca e intrattenimento che mira a veicolare il prezioso patrimonio culturale presente negli archivi del Polo del '900 attraverso nuove grammatiche e verso nuovi pubblici. Filo conduttore del film è il potere della parola e della cultura, che consente alla protagonista di dotarsi di un nuovo lessico e, grazie ad esso, di crearsi un pensiero autonomo, di evolvere e prendere coscienza, anche politica.Un progetto, questo, che è il primo passo verso un percorso più ampio. Le prossime fasi, successive alla Festa della Repubblica, ci vedranno impegnati in un raod show di proiezioni in tutta Italia - sono già in previsione ulteriori serate a Torino, tappe a Genova, a Treviso al Palazzo dei 300 e alla Mostra del Cinema di Venezia. Per fare questo stiamo attivando una campagna di crowdfunding che ci consenta di creare una community di persone sensibili al tema. Inoltre, il corto è una vera e propria piattaforma di lancio per lo sviluppo di una serie televisiva che abbiamo scritto in sinergia con i ricercatori e gli istituti del Polo del ‘900. Proprio come per il film, un incontro tra due mondi apparentemente distanti - la ricerca e l’intrattenimento - che però trovano un terreno comune nel desiderio di riproporre un dato momento storico in tutta la sua autentica e sincera vitalità. La serie televisiva, dal titolo ‘Il mio posto nel Mondo’, narrerà i primi anni della Costituente Repubblicana attraverso gli occhi delle prime parlamentari donne del nostro paese. Un momento di transizione e cambiamento, di cui ancora oggi siamo tutti eredi”. Credits “AIDA”Drammatico, StoricoItalia, 2018ColoreDurata: 13’ 33’’un produzione Cinefonie, Offi-Cine Veneto e Ouvert con il sostegno di Fondazione Istituto Piemontese Antonio Gramsci - partner Polo del ‘900, Compagnia di San Paolo, Film Commission Torino Piemonte - Short Film Fund e Film Commission Vallee D’Aoste cast Fiorenza Brogi, Linda Collini, Jgor Barbazza, Leandro Pagano, Giorgio Damasco, Gianluca Guastella, Jean-Paul Dal Monte, Aldo Marrari, Peppino Marabita, Mario Steffennino con l’amichevole partecipazione di Gianni Ferreri e per la prima volta sullo schermo Arianna Corallo e Nicholas Valvasson scritto e diretto da Mattia Temponi prodotto da: Mattia Puleo, Cristina Magoga, Stefano Perlo aiuto regista: Elide Albertinotti organizzatore generale: Giorgio Vigna direttrice di produzione: Cristina Sangiorgio direttore della fotografia e operatore di macchina: Ezio Gamba focus puller: Nicola Benazzo gaffer: Mario Miccoli macchinisti: Flavio Bettin, Elvio Caria, Alessandro Piccot, Massimiliano Nicotra costumi: Marta Bertino make-up: Coralie Gaspard, Elena Polvani scenografie: Valeria Bottari attrezzisti: Luca Mellano, Remigio Pasquali audio e presa diretta: Marco Zambrano, Niccolò Bosio, Enrico Montrosset assistenti alla regia: Monica Affatato, Eugenio Buson montaggio: Paolo Favaro musche originali composte ed eseguite da: Niccolò Bosio violino:Cécile Delzant
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