Dizionario del Turismo Cinematografico (48): Visita di una delegazione Telethon nei locali della Collezione di Antropologia del Dizionario del Turismo Cinematografico
Modellino riproducente la vettura Caterham Super Seven della serie di film LUPEN III.
La visita guidata nei locali della Collezione di Antropologia del Dizionario del Turismo Cinematografico giovedì 18 febbraio ha inaugurato una serie di attività della Uildm Paolo Otelli, sezione Telethon di Chivasso, per il 2016. Luogo praticamente unico nel suo genere dove il proprietario Davide Lingua raccoglie materiale proveniente da tutto il Mondo con l’intenzione di mettere assieme una raccolta di tutti gli oggetti esistenti sulla faccia della Terra a cominciare dal folklore di ogni nazione per continuare con opere d’arte, memorabilia e oggetti di uso comune. Nelle due foto soprastanti la scenografia di una stazione di funivia. Nella suddetta convivono in maniera assolutamente apolitica come semplici voci enciclopediche tantsa e cerbottane amazzoniche, archi degli indiani d’America, Tapal balinesi, Boomerang australiani, feticci, fossili, organi anatomici, giocattoli, vetture d’epoca, oggettistica da bar e casinò, marionette, cimeli provenienti da set cinematografici (anche di autori importanti come Dario Argento, Gualtiero Jacopetti, Luigi Atomico, i film di James Bond, etc…), copioni originali, materiale di propaganda politica anche nazista, mobili, ricostruzioni di location, insetti e animali impagliati, opere d’arte anche di autori di fama internazionale come Arnaldo Pomodoro, Ugo Nespolo, Marco Del Nista, Antonio Pavia, Giuseppe Bassan, Roberto Paparella, Giacomo Soffiantino, Laura Efrikian, C. Barbato, Giacomo Clerici (in arte Grotesque), etc… perché, come spiega Davide, l’antropologia è lo studio dell’uomo quindi comprende tutto ciò che riguarda esso dalle cose più semplici in su. Essendo il Cinema specchio delle abitudini umane questa raccolta deve essere considerata un documentario dal vivo dove ognuno di noi ne diventa interprete protagonista.
Un pavone ispirato a quello che compare nel film SUSPIRIA di Dario Argento realizzato dal celebre scultore Antonio Pavia. L'opera fa parte di una serie di statue di volatili realizzate tra la fine degli anni '70 e l'inizio degli anni '80. Una delle suddette è attualmente all'asta in Usa con un lotto d'apertura di 2700 dollari.
Il Direttore della Collezione mostra l'effetto speciale di un cervello umano utilizzato nel film TRILOGIA DEL POTERE di Luigi Atomico.
Nell’edificio sono presenti anche una quindicina di murales riproducenti sequenze di pellicole celebri e nel luogo sono stati girati vari film anche con attori famosissimi come Andrea Diprè.
Il fotografo Pasquale Vigilante e il regista, attore, scrittore, artigiano inventore e musicista Silvano Corelli posano davanti ad un murales realizzato per celebrare i 40 anni (1975/2015) del film giallo PROFONDO ROSSO di Dario Argento.
Ricordiamo che previo appuntamento con piccola offerta al Paolo Otelli la mostra permanente può essere visitata così come molti oggetti possono essere messi a disposizione per manifestazioni a tema, scuole ed altro. Alcuni di questi oggetti hanno già partecipato a esposizioni internazionali.
Dead Doll preveniente dall'Inghilterra e risalente alla fine del 1800. L'oggetto per anni è stato esposto nel Museo di Antropologia Criminale della Lomellina e si dice posseduto dallo spirito di una ragazzina.
Il salottino "Manuel Fangio" con una riproduzione firmata della Maserati 250F con il quale il celebre campione di F1 partecipò al Gran Premio del 1957 ultimo della sua carriera e che compare nel film FANGIO- UNA VITA AI 300 ALL'ORA di Gualtiero Jacopetti e Hugh Hudson.
Una rarissima edizione italiana (Sonzogno dell'anno 1939) del testo antisemita "L'Ebreo Internazionale".
Una vetrinetta che celebra il 50° Anniversario del film AFRICA ADDIO e il 5° anno della scomparsa del giornalista liberale Gualtiero Jacopetti. Contiene la sceneggiatura proveniente dalla Jamaica, alcuni dischi vinile di MONDO CANE (colonna sonora), un raro saggio americano (in lingua originale) sulla violenza nei media e un rarissimo certificato (con tanto di timbro ministeriale) di un visto censura che disapprovava (per motivi politici) le pellicole sulla fine del Colonialismo Africano LA BATTAGLIA DI ALGERI e AFRICA ADDIO.
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