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TORINO. Cinema: 'Upm-Unità di Produzione Musicale'

TORINO. Cinema: 'Upm-Unità di Produzione Musicale'

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Il film sperimentale 'Upm-Unità di produzione musicale' realizzato con 72 musicisti che per l'occasione si sono messi la tuta da operaio e si sono messi a 'produrre' musica dentro una ex fabbrica, viene presentato domani al Cinema Massimo di Torino, come prima tappa di avvicinamento alla 2/a edizione del SeeYouSound International Music Film Festival, a Torino dal 25 al 28 febbraio. Si tratta di un festival di film a tematiche musicali realizzato in collaborazione con il Museo del Cinema.

'Upm-Unità di produzione musicale' è un esperimento, a metà fra l'artistico e il sociologico, nato da una idea di Enrico Gabrielli, polistrumentista dei Calibro 35 e Sergio Giusti, teorico della fotografia, intorno al tema della natura specifica della produzione musicale. "Il lavoro creativo può essere incasellato e gestito come quello di altri comparti produttivi?" è la domanda intorno alla quale si snoda il film realizzato grazie alla collaborazione di 72 artisti che si sono prestati al progetto. Tra loro anche diversi nomi noti come Niccolò Fabi, Francesco Bianconi (Baustelle), Xabier Irondo (Afterhours), Enrico Molteni (Tre Allegri Ragazzi Morti), Jacopo Incani (Iosonouncane), Cesare Basile, Enzo Carlone (Banda Osiris), Gianluca De Rubertis (Il Genio), Dente, Ghemon, Marco Parente, Roberta Sammarelli (Verdena). I cantanti, vestiti in tuta, tutti uguali, hanno lavorato per alcuni giorni in turni da otto ore di lavoro, filmati 24 ore 24. Ne è venuto fuori un film documentario, finanziato attraverso un crowdfunding da 17.000 euro, diretto da tre giovani filmaker e prodotto da Enece Film.

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