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Dizionario del Turismo Cinematografico (39): Il Colle del Sestriere, un'insolita location per i Cinepanettoni!

    La poca neve di questi giorni ha risvegliato nella Rai (in un servizio del Tg3) dolci ricordi sul periodo nel quale Sestriere (To) era meta della Dolce Vita Internazionale. Ripercorriamo il luogo con cenni storici e come location inedita di alcuni cinepanettoni vacanzieri da riscoprire. Il comune di Sestriere (To) sorse per regio decreto il 18 ottobre 1934 su terreni della frazione Sauze di Cesana (To), separata dal Comune di Cesana, dell'ex comune di Champlas du Col, che diventò frazione, e della frazione Borgata, separata dal comune di Pragelato (To). A partire dal 1930 Giovanni Agnelli, il fondatore della Fiat, che aveva acquistato per 40 centesimi al metro quadrato i terreni, fece costruire, su progetto di Vittorio Bonadè-Bottino, due alberghi (noti come Le Torri), che seguono i temi del Razionalismo italiano dell'epoca, tre funivie, dirette ai monti Banchetta, Sises e Fraiteve. La vita amministrativa del nuovo comune iniziò il 1º gennaio 1935 nel quale fu ideato lo stemma, una banda nera ed una verde ed in mezzo un paio di sci a rappresentare la vocazione di stazione invernale di Sestriere. Il primo podestà fu Paolo Frà.  
hotel-roseo-sestriere-970-530-000 Una suggestiva panoramica serale di Sestriere (To).
    Nel corso degli anni trenta vennero costruiti anche una nuova strada, un trampolino per il salto con gli sci, l'Hotel Principi di Piemonte e un prestigioso campo da golf a 18 buche (il più alto d'Europa). Questo sviluppo venne interrotto dalla seconda guerra mondiale, che bloccò il turismo e danneggiò gli impianti. Negli anni cinquanta iniziò la ricostruzione, guidata da Giovanni Nasi (nipote del senatore Agnelli e sindaco dal 1948 al 1980) e vennero costruite nuove sciovie e seggiovie. In quel periodo la località diventò meta invernale della Dolce Vita (insieme a Cortina, Courmayeur ed altre). A livello cineturistico ricordiamo tre simpatiche commedie vacanziere girate a Sestriere (due antenati dei cinepanettoni vacanzieri e uno invece telepanettone): E’ L’AMOR CHE MI ROVINA (1951) di Mario Soldati, SLALOM (1965) di Luciano Salce e NATALE A 4 ZAMPE (2012) di Paolo Costella.   E’ L’AMOR CHE MI ROVINA (trama dalla rivista Film.Tv) Un anello contenente alcune gocce di un pericoloso liquido atomico viene portato dall'innocente Walter, tranquillo commesso di un negozio, fino al Sestrière per essere consegnato a una contessa. Walter naturalmente riesce nell'impresa di mettere nei guai se stesso, un suo amico e anche Carla, una maestra di sci di cui è follemente innamorato. Poi, per fortuna, tutto finisce nel migliore dei modi.   E' l'amor che mi rovina   SLALOM (recensione di Lingua Davide per la rivista Film Tv) Se VACANZE D'INVERNO (Camillo Mastrocinque, 1959) è considerato da molti (ma prima c’era già stato E’ L’AMOR CHE MI ROVINA) il primo Cinepanettone Vacanziero della Storia del Cinema Italiano, questo SLALOM è il lavoro che però ha creato la struttura che sarà maggiormente utilizzata negli anni a seguire (soprattutto i '90 di Neri Parenti, ma anche Carlo Vanzina quando lavora bene!) e cioè: legami con l'attualità e la politica, involontario documento storico dell'epoca nel quale è girato, parodia del cinema del periodo, pubblicità volontaria, involontaria o occulta, brani musicali più in voga, doppi sensi (qua a cominciare dal titolo: discesa con gli sci e districarsi in mezzo a soluzioni estreme), location esotiche, etc... Ci troviamo a Sestriere in compagnia di una giovane coppia. Durante una gita sulla neve lui, Lucio, è stordito e, al risveglio, si ritrova su di un aereo diretto al Cairo. Seguiranno scambi di persona (parodia di INTRIGO INTERNAZIONALE? Ceeeerrrrttttooo che sì!), situazioni eccentriche (si da un nome a caso e quello è un famoso nuotatore, mentre lui non sa nuotare, che conoscono tutti tranne lui e chi glielo ha affibiato!), sviluppi da thriller spionistico ingarbugliatissimo (e del quale il cinema italiano prenderà nota. Vedere per credere MYSTERE di Carlo Vanzina o RUSSICUM- I GIORNI DEL DIAVOLO di Pasquale Squitieri). Magari non tutto quello che è messo in scena fa ridere (ma, sinceramente, pellicole con gag divertenti dall’inizio alla fine forse non ne ho mai trovate, voi non so!), però la trama è un opera d’arte, con il pregio di anticipare addirittura il cinema a venire legato all’attualità (la Cina che vuole conquistare economicamente e politicamente l’Africa in piena decolonizzazione!) e di avere situazioni e strutture addirittura migliori di certe, ridicole e inverosimili, proposte dai James Bond autentici (del quale questo film dovrebbe essere una sorta di parodia, anche se il soggetto è mille volte più originale!). Sicuramente gli ingredienti citati lo rendono (e, infatti, è!) uno dei film più importanti degli anni ’60, autenticamente innovativo (nel bene e nel male!). Musiche di Ennio Morricone.   slalom 1965   NATALE A 4 ZAMPE (recensione di Davide Lingua per la rivista Film Tv) Il primo esperimento di Telepanettone (ma ho i miei dubbi...) è meno infantile di quello che può sembrare. Dopo un inizio in quel di Torino uguale a mille altri film, l'azione si sposta a Sestriere (To), in Val di Susa, dove due ragazzi hanno intenzione di aprire un Hotel, dotato di tutti i comfort, attività e cicli benessere, dove le persone possono vivere a contatto con i loro animali. Questa è l'infantile idea di partenza, subito dopo il film vira sulle scaramucce sentimentali (ti lascio e ti riprendo) tra quasi tutti i protagonisti. Riappacificamento nel capoluogo piemontese, complice un bebè. Il sospirato Natale, con tanto di neve valsusina, si vede solo verso la fine del film (elemento originale? Mah...). Tracce di Disney? Una Mocciata fatta bene? Una Vanzinata fatta male? Boh! Senza infamia e senza lode, era meglio CROCIERA VIANELLO (esperimento prequel dei Telepanettoni). Comunque ha più sviluppi di trama di quel che ci potevamo aspettare. Risicata sufficienza!!!  
natale a 4 zampe Il Colle del Sestriere suggestiva location per il recente esperimento di Telepanettone NATALE A 4 ZAMPE.
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