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07 Ottobre 2020 - 10:35
Gli “alberi dei bambini” tranciati per errore a causa dell’erba troppo alta. E’ questa la sorte toccata ai circa 15 alberelli piantati da alcune famiglie nell’autunno scorso presso il Parco della Rimembranza. La piantumazione aveva un significato: era stato infatti un gesto simbolico per sensibilizzare i bambini al rispetto della natura, poco dopo gli incendi che avevano devastato la foresta amazzonica in Brasile. Circa un mese fa, però, i piccoli arbusti sono spariti, tranciati di netto. Nel corso delle settimane le congetture sull’accaduto si sono sprecate: atto vandalico (escluso dal sindaco Diego Marchetti), dispetto o errore umano. Proprio quest’ultima ipotesi si è però rivelata esatta. L’azienda che gestisce la cura del verde pubblico ha infatti ammesso di aver tagliato le piante per sbaglio, a causa dell’erba troppo alta che ne impediva la vista. Durante la fase acuta dell’emergenza Covid-19 la manutenzione del verde non è stata infatti eseguita, agevolando così la crescita a dismisura dell’erba. Gli stessi operatori del verde sottolineano però come le piante risultassero già secche prima di essere tagliate.
Le famiglie dei bambini - che tra l’altro avevano promosso l’iniziativa interamente a loro spese - affermano però di essere andate regolarmente a innaffiare le piante fino all’inizio del lockdown, trovandole sempre in ottimo stato.
Spiega l’assessore Francesca Ardissino Dimas: «La zona in cui sono stati piantati gli alberelli è composta in parte da ghiaia. Questo particolare può aver contribuito a farli seccare. In ogni caso porremo rimedio al danno arrecato».
Dal canto suo, la ditta appaltatrice ha affermato che procederà alla piantumazione, a proprie spese, di nuovi alberelli, in modo che i bambini possano riavere ciò che è stato loro tolto.
Il consigliere di minoranza Flavio Ranalli difende però l’operato dell’azienda: «Se nessuno li ha avvertiti della presenza degli alberelli, difficilmente avrebbero potuto distinguerli dal resto della foresta che era venuta a crearsi in tutta l’area».
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