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CHIVASSO. Colpo di coda, martedì le richieste di pena della Procura

Sono attese per domani, martedì 30 settembre, le richieste di condanna che la pubblica accusa presenterà al collegio giudicante del processo “Colpo di Coda”. E’ durata due giorni, in aula a Torino, martedì e giovedì scorsi, la lunga requisitoria dei pm Roberto Sparagna, Monica Abbatecola e Giuseppe Riccoboni sull’organizzazione dei locali di ‘ndrangheta di Chivasso e Livorno Ferraris. Nella maxi aula 2 di Palazzo di Giustizia, il processo “figlio” di Minotauro e nato da un’operazione che nell’autunno 2012 portò all’arresto di ventidue persone, sta giungendo alle battute finali. I pm, nei due giorni di udienza, hanno ripercorso le maxi inchieste che negli ultimi anni hanno fatto venire a galla l’esistenza di organizzazioni di ‘ndrangheta anche nelle nostre zone. In attesa di conoscere le richieste di condanna della pubblica accusa, cui seguiranno le conclusioni delle difese, sostenute tra gli altri dall’avvocato Cosimo Palumbo, sono quegli imputati che hanno scelto di essere giudicati con rito ordinario. Si tratta di: Giuseppe Vincenzo Caglioti di Saluggia, Ferdinando Cavallaro di Chivasso, Bruno Cavallaro di Sorianello, Antonino D’Amico di Chivasso, Michele Dominello di Montanaro, Salvatore Dominello di Chivasso, Antonino, Nicola e Pietro Marino di Chivasso, Massimo Benedetto di Chivasso. L’8 ottobre inizierà invece il processo di appello per chi ha scelto di essere giudicato con rito abbreviato. Le pene, per questi ultimi, erano comprese frai i sei e i dieci anni e otto mesi di reclusione.
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