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CHIVASSO. Riparte il viaggio di Danilo: insieme a lui, tutto il Consiglio

CHIVASSO. Riparte il viaggio di Danilo: insieme a lui, tutto il Consiglio

Danilo Riva Cambrino e il Consiglio comunale di Chivasso

CHIVASSO. Si ricomincia da qui. Dopo la pausa forzata imposta dal Covid e dopo l’intervento alle Molinette per rimuovere un ospite scomodo, Danilo Riva Cambrino è pronto a ripartire e a riprendere quella storia fatta di solidarietà e di curiosità verso gli altri e il mondo che nel 2008 lo spinse per la prima volta ad intraprendere la strada per Capo Verde.

Si riannoda così il filo che lega oramai da tanti anni due comunità, quella dell’isola di San Felipe, nell’isola di Fogo, e quella di Chivasso, dove Danilo può contare su duecento chivassesi che lo sostengono in questo progetto solidale.

A San Felipe Danilo ha incontrato tante persone alle quale si è unito in questo cammino di aiuti, a cominciare dai piccoli amici del “Jardim Denise”, l’asilo nido e la scuola dell’infanzia fondata da Anna e Lorenzo Macagno di Cervere, in memoria della figlia Denise, scomparsa a soli 21 anni, nel 2001, in un incidente d’auto, travolta da tre ubriachi.

Anna e Lorenzo hanno saputo con immenso coraggio trasformare questo dolore straziante in un progetto d’amore che è cresciuto nel tempo e che continua a crescere, dalla prima piccola stanza del “Jardim Denise” ai più ampi spazi che oggi accolgono i bambini, piccoli senza nessuno che badi loro oppure affidati ad Anna e Lorenzo dalle loro famiglie. Ma non ci sono solo i bambini.

Danilo raccoglie aiuti anche per gli anziani ospiti della casa di riposo delle Suore Francescane, persone spesso con mutilazioni causate dalla lebbra, assistiti con cure amorevoli dalle religiose e ai quali arrivano puntuali anche gli aiuti che vengono inviati da Chivasso.

Sono pronto a ripartire in questo viaggio solidale, virtualmente insieme a tutti gli amici chivassesi che mi aiutano”, ha raccontato Danilo al Consiglio Comunale di Chivasso, dove si è recato nelle settimane scorse per accogliere la donazione fatta, a titolo personale, dai consiglieri comunali. Nella vita di Danilo ci sono un “prima” e un “dopo”, ma queste due “parti” sono legate dal filo comune della solidaritetà, dal suo impegno nel volontariato e poi quella curiosità verso i luoghi in cui vive e verso le persone che lo ha spinto a vivere per molti anni la vita del reporter, diventando, nel 1977, giornalista per “La Sentinella del Canavese”. Nel mondo del volontariato basta ricordare il suo pranzo per i poveri, organizzato in collaborazione con la San Vincenzo di Chivasso, quando accoglieva nel suo ristorante “La Verna” i poveri per il pranzo di Natale. Un interesse fatto di un misto di umanità e curiosità che  lo hanno sempre spinto ad avvicinarsi alle persone per conoscere le loro aspirazioni, i loro desideri e, laddove possibile, per aiutare chi ne aveva bisogno. Danilo è conosciuto in tutto il chivassese e tutto il Canavese, dove ha lavorato nel Genio Ferrovieri ed è stato capostazione a Montanaro, Strambino e Quincinetto; Ivrea è come una seconda casa, dove ha studiato presso la scuola “Olivetti”, mentre Chivasso lo ha visto fra i pioneri delle radio libere, conduttore radiofonico a “Radio Chivasso ‘94” e poi l’avventura di ristoratore una volta arrivata la pensione. Tante vite, ma con tratti comuni, che non gli hanno mai fatto dimenticare l’interesse per gli altri e in cui, grazie al suo carisma personale, è sempre riuscito a coinvolgere amici, conoscenti e tante altre persone. Adesso il viaggio ricomincia: San Felipe con la sua estate “al contrario” lo aspetta, insieme ai sorrisi dei bambini del “Jardim Denise” e dei vecchietti delle Suore Francescane. Capo Verde chiama. E ancora una volta Chivasso risponderà.

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