Cerca

CHIVASSO. Pozzanghere, buche e fango: il parcheggio è un disastro

Allagato e disastrato. Insomma, in pessime condizioni.

E’ il parcheggio dell’Agenzia delle Entrate, “dietro” piazza del Popolo.

Nella giornata di sabato, dopo le piogge della notte, lasciare l’auto in sosta a due passi da via Roma e dall’isola pedonale di via Torino, nello spazio messo a disposizione dall’Agenzia, era un’impresa. O, meglio, era un’impresa uscirne senza ritrovarsi sommersi dal fango fino alle ginocchia. O senza lasciarci una caviglia.

Torna così d’attualità una delle tante questioni irrisolte rimaste sulla scrivania dell’assessore ai Lavori Pubblici Domenico Barengo e del dirigente Francesco Lisa, ormai prossimo alla pensione.

Già prima del lockdown, lo scorso mese di gennaio, il tema era finito sui giornali. Merito di un’interrogazione presentata dai consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle, Marco Marocco e Fabio Cipolla, che avevano provato a sollevare l’attenzione sulle condizioni in cui versa il parcheggio, considerata anche la penuria, cronica, di posti auto, soprattutto gratuiti, di cui soffre la nostra città.

Perché il parcheggio dell’Agenzia delle Entrate versa in quelle pessime condizioni, tra buche più o meno profonde, fango e pozzanghere?

Se lo domandavano ieri e, purtroppo, ce lo domandiamo ancora oggi.

Nonostante la risposta che arrivò ai 5 Stelle dall’ingegner Lisa.

Il parcheggio è di proprietà dell’Agenzia del Demanio – scriveva all’epoca il dirigente comunale cui venne demandata l’incombenza di replicare alla richiesta di chiarimenti dei 5 Stelle -. Il Comune di Chivasso aveva sottoscritto una concessione d’uso per l’utilizzo dell’area a parcheggio, con l’Agenzia del Demanio, riservando una parte dell’area a parcheggio esclusivo del personale dell’Agenzia delle Entrate. Sono poi stati presi contatti con l’Agenzia del Demanio per un’ulteriore proroga pluriennale della concessione, con cui il Comune si impegnava ad asfaltare ed illuminare l’area con la realizzazione di adeguati pozzetti per la raccolta delle acque, cui non si è potuto dare corso per le annualità di ammortamento finanziarie necessarie”.

E quindi?

Da ultimo, nel 2018 e 2019, si è cercato più volte di contattare i funzionari dell’Agenzia del Demanio per una sistemazione con semplice inghiaiamento dell’area, senza riuscire ad avere risposte”, concludeva Lisa.

Quindi, ad oggi,  l’area viene utilizzata dagli automobilisti con la situazione di pericolo per le pozzanghere e le grandi buche.

Senza che nessuno si senta in dovere di metterci mano.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori