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04 Dicembre 2019 - 11:59
Un momento di grande festa per la Società Operaia Agricola di Mutuo Soccorso, che domenica 1° dicembre ha voluto celebrare il 134° anno di fondazione, appuntamento durante il quale, oramai da diversi anni, vengono conferiti due importanti riconoscimenti ad altrettanti castelrossesi che con il loro impegno quotidiano hanno contribuito al benessere della comunità. Dopo aver presenziato alla santa messa in memoria dei soci defunti della SOAMS, i partecipanti all’evento si sono recati presso Casa Castelrosso, accolti dal saluto del presidente, Rita Valdemarca, che ha voluto ricordare i principi di solidarietà, condivisione e altruismo che rappresentano la storia della Società Operaia, quegli stessi principi che si possono ritrovare nelle azioni e nella vita dei due premiati. La targa al “Merito del Lavoro” è andata a Ercole Oldano, classe 1939, cotitolare, insieme al compianto Riccardo Actis Dato, di un’impresa edile dove lo stesso Oldano ha lavorato fino a tarda età, rappresentando per questo un valido esempio per i giovani. Proprio il socio Actis Dato fu uno dei primi castelrossesi ad essere insignito del medesimo riconoscimento. Nato a Costigliole, Oldano è sempre stato conosciuto con l’appellativo de “al munfrin”, sposò Angela, accanto a lui domenica, ben si è inserito nella vita della frazione e nel 1984 ha anche vestito i panni del Conte. “Forse a volte ho dato anche troppo peso al lavoro – ha detto con grande emozione ricevendo il premio -, ma quando senti delle cose che ti danno soddisfazione, non senti la fatica. Per questo vorrei dire ai giovani di non vedere il lavoro soltanto come una fonte di guadagno, ma anche di soddisfazione personale”. Il premio Baròs, invece, è andato a Pierangelo Careggio, castelrossese doc, a lungo presidente della SOAMS prima di Valdemarca.
“Pierangelo c’è sempre stato nel paese – ha detto Valdemarca -, dalla banda, al gruppo teatrale, fino alla Società Operaia”. “La mia vita si è sempre basata su tre cose: famiglia, lavoro e Castelrosso – ha detto Careggio – e il nome dei Careggio c’era fra i firmatari dell’istituzione della contea. Siamo sempre stati troppo grandi per essere una frazione e troppo piccoli per essere un Comune, ma il mio agire è sempre stato per il bene della comunità e ogni sera, anche quando lavoravo a Milano, volevo ritornare qui, a casa”. A rappresentare l’Amministrazione comunale, il vice sindaco Tiziana Siragusa.
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