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13 Novembre 2017 - 09:33
La riqualificazione dell’ingresso dell’ospedale in Corso Galileo Ferraris costerà 55.000 euro e comporta l’abbattimento di 17 (circa) grandi alberi. Il progetto definitivo-esecutivo è stato approvato dalla giunta comunale il 12 ottobre. Ma è stato redatto sulla base di una relazione fitostatica depositata in Comune il 3 agosto, più di due mesi prima. Il problema è che la relazione giudicava 8 di quei tigli pericolosi per la sicurezza pubblica e ne consigliava l’abbattimento. Il Comune non avrebbe dovuto mettere subito in sicurezza l’area, ad esempio transennandola provvisoriamente in attesa dell’abbattimento? Se i tigli rischiano di cadere in testa a qualcuno, in un posto così frequentato come l’ingresso dell’ospedale, perché il Comune ha atteso tanto e attende ancora? A meno che l’allarme sia esagerato. Che cosa dobbiamo pensare di questo pasticcio?
L’ultima incoerenza l’abbiamo appresa pochi giorni fa. Gli esercenti della zona, con i quali il Comune vuole concordare le modalità degli interventi, sono stati convocati dall’assessore competente alla fine di novembre… Ma allora in Comune si mettano d’accordo: quei tigli sono “pericolanti” e “ad alto rischio”, oppure si possono lasciare lì tranquillamente per mesi? Teniamo conto che i lavori non sono ancora nemmeno stati appaltati.
Troppe cose non quadrano. Ad esempio il numero degli alberi. Il progetto riguarda i tigli che si trovano a sinistra entrando all’ospedale: per intenderci, dalla parte dell’edicola, non del fioraio. Quanti sono? Secondo il comunicato del Comune (lo trovate sul sito) sono 17. Secondo la “relazione tecnica” dell’ufficio tecnico sono 18. Secondo una tavola dello stesso ufficio sono 19. Nella relazione fitostatica, redatta della dottoressa Marina Vitale dello studio Anthemis di Leini per conto di Maves, ridiscendono a 17. Forse il Comune ha usato vecchie piante della zona, disegnate quando c’erano ancora i due alberi che si trovavano proprio sull’angolo e interferivano con le strisce pedonali. I due alberi appaiono ancora nella foto (del 2011) di apertura degli elaborati del progetto. Un “copia incolla” che fa aumentare i costi, se nel computo metrico si conteggiano più alberi (18) di quelli che ci sono (17).
Eventuali errori dell’ufficio tecnico a parte, la relazione fitostatica giudica pericolosi e da abbattere 8 alberi su 17. Per 4 consiglia solo la riduzione della chioma e per 5 una potatura di contenimento. Ma il Comune vuole abbatterli tutti – ammesso che sappia quanti sono – e ripiantarne solo nove. Perché?
Per qualche parcheggio in più? Certo i parcheggi davanti all’ospedale servono: però non saranno 4 o 5 posti auto in più che risolvono il problema. Oppure per rimediare alle “cattive condizioni dei marciapiedi”, come dichiara l’assessore ai lavori pubblici Domenico Barengo? Ma allora si può spendere di meno: anziché buttare all’aria tutta la zona, basterebbe fare un rilevato di autobloccanti come nel parcheggio di via Orti angolo via Po. Approfittandone per liberare dall’asfalto la base degli alberi: quell’asfalto impedisce all’acqua piovana di filtrare e defluire lungo le radici, e i tigli muoiono.
Inoltre, comunicato e relazione tecnica annunciano una “nuova pavimentazione in porfido” e una “nuova illuminazione a led”. Tuttavia nel computo metrico le due opere non compaiono. Non sono conteggiate. Per realizzarle si spenderà dunque più dei 55.000 euro previsti.
Infine una curiosità. Lo Studio Anthemis è anche co-autore del progetto Wastend di ampliamento delle discariche di Chivasso. Maddalena Vietti Niclot, associata dello studio, ha partecipato alle conferenze dei servizi del 18 ottobre 2016 e del 12 ottobre 2017: il suo nome è elencato nei verbali delle conferenze dei servizi tra i “progettisti e rappresentanti” di SMC, la società delle discariche.
Certo che per il sindaco Claudio Castello il 12 ottobre è stata una giornata non solo intensa ma anche bizzarra. Il mattino a Torino in Città Metropolitana si scontra con i tecnici di SMC: volano scintille, anche da parte della dottoressa Vietti. La conferenza si chiude alle 13,13, come si legge nel verbale. Alle 14,30 il sindaco è già a Chivasso in Comune, e presiede la riunione di giunta che approva il progetto “taglio dei tigli” elaborato sulla base della relazione fitostatica dello Studio Anthemis. Il mondo è piccolo.
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