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CHIVASSO. Buo: “Il progetto Wastend? La verità ve la racconto io...”

CHIVASSO. Buo: “Il progetto Wastend? La verità ve la racconto io...”

Claudia Buo

Non siedono più nella stessa Giunta. E nemmeno sugli stessi scranni del Consiglio comunale. Sarà anche per questo, forse, che tra gli ex amministratori della Giunta Ciuffreda è iniziata una resa dei conti che non finisce certo qui.

Claudia Buo, ex assessore al Bilancio, oggi consigliere di maggioranza per “Liberamente”, interviene nel dibattito su Wastend e lo fa a gamba tesa - per usare un termine calcistico - nei confronti dell’ex collega di maggioranza Massimo Corcione, all’epoca assessore all’Ambiente. Sentite un po’ qua...

Riceviamo e pubblichiamo:

“Raccolgo volentieri l’appello lanciato dall’ex Vice sindaco ed Assessore all’Ambiente Massimo Corcione ai passati Amministratori a pronunciarsi sul tema Wastend, nell’intervista in cui cerca di uscire “dignitosamente” dal naufragio del progetto più significativo del suo mandato politico.

È nobile il cammino che porta al riconoscimento dei propri errori, sull’argomento potremmo citare decine di belle frasi buone da lanciare sui social per sembrare intelligenti, lo è meno invece il tentativo di discolparsi addossando ad altri le proprie responsabilità. Atteggiamento diciamo “antipatico”, ma già visto in occasione della realizzazione della pista ciclabile di via Ceresa, per dirne una, in cui parevano responsabili tutti, tecnici compresi, tranne gli Assessori competenti.

In questo racconto agiografico ci sono però parecchie lacune.

Ci si dimentica ad esempio di ricordare come a Firenze, sul palco della Leopolda, non ci fosse certo il Sindaco Ciuffreda e neppure altri membri della Giunta, a magnificare il progetto Wastend. Progetto del quale ai tempi nessuno sapeva quasi nulla: non i cittadini chivassesi, né tantomeno le forze politiche della maggioranza che, non a caso, in quell’occasione si spaccò.

C’era invece Massimo Corcione, a sostenere con entusiasmo una versione del progetto che, si seppe poi, prevedeva addirittura un sostanziale raddoppio della discarica!

Ci pensarono poi Sindaco, Giunta e Consiglieri di maggioranza ad emendare pesantemente la prima versione del progetto, imponendo con forza una serie di paletti e vincoli per renderla una soluzione percorribile, magari non la migliore del mondo, per dare una risposta all’annoso problema del riciclo dei rifiuti e della gestione della bonifica e del post-mortem delle vasche. Tema che ad oggi rimane sul tappeto, con un orizzonte di spesa nell’ordine di più di un milione di euro/anno per i prossimi quindici anni almeno, a carico dei chivassesi.

Sul fatto che il Sindaco nell’ultima fase del suo mandato si sia fatto carico di portare avanti la posizione del Comune nelle sedi deputate a valutare il progetto Wastend, è una questione di facile comprensione per chi conosce l’uomo Libero Ciuffreda: si tratta di leadership. Ovvero sia di quelle doti di carisma, di forza morale ed autorevolezza, che gli hanno consentito di dare una direzione chiara al nostro mandato politico, difendendo ed aiutando i membri della squadra di governo nelle situazioni più difficili.

Si comportò così con l’Assessore alla Cultura, accusata ingiustamente di incoerenza nella lotta contro il gioco di azzardo, e con la stessa passione difese a spada tratta l’Assessore alle Politiche Sociali nell’infuriare della polemica sul progetto SPRAR di accoglienza ai profughi. Difese anche me, allora Assessore al Bilancio, contro la richiesta di sfiducia presentata dall’opposizione, risultata priva di fondamento, tanto più in considerazione del bilancio positivo con disponibilità di cassa di oltre 12 milioni di euro consegnato ai cittadini e alla nuova Amministrazione nel giugno 2017 (mi piace sottolinearlo perché nessuno sembra aver troppa voglia di ricordarlo...).

Analogamente sostenne ed affiancò l’Assessore all’Ambiente nel corso delle accese proteste da parte dei residenti di Pogliani, subendo pure il lancio di ortaggi di cui Corcione fu oggetto.

Nello specifico progetto Wastend, il Sindaco ha voluto ancora una volta “tutelare” la figura del Vice sindaco, nei confronti con gli Enti preposti a giudicare il progetto stesso e durante la Conferenza dei Servizi, in un momento in cui le polemiche sull’operato di Corcione avevano raggiunto in città livelli altissimi. Tutto ciò per rafforzare la parte del progetto relativa al riciclo e ridurre al minimo possibile il conferimento di altri rifiuti a Chivasso, oltre che cercare di rendere meno negativa l’esposizione mediatica di Corcione, in vista, anche, delle imminenti elezioni Amministrative, alle quali poi, per scelta sua ha preferito infine non partecipare.

Concordo però in parte con Massimo Corcione su alcuni altri aspetti.

Per esempio, ha assolutamente ragione sul fatto che l’azione che ha portato al pignoramento delle azioni di SMC in Seta venga da lontano: è infatti il risultato di iniziative di recupero crediti che risalgono al lontano ottobre 2014 e proseguite negli anni successivi. Azioni intraprese non però su iniziativa dell’Assessore all’Ambiente, che si dimostrava assai “morbido” con SMC, ma piuttosto per la caparbietà del settore finanziario del Comune e dell’Assessore competente.

E ha ancora ragione a rivendicare per l’Amministrazione Ciuffreda, la scelta e l’assegnazione all’avvocato Castelnuovo del mandato di recuperare il credito maturato, alla base del successivo pignoramento delle azioni SMC in Seta (per il quale eviterei per ora i toni trionfalistici, alla luce dei rischi finanziari incombenti). La prova di ciò è la delibera di Giunta – n. 181 del 23 giugno 2016 - facilmente consultabile sul sito istituzionale del Comune anche se in quell’occasione Massimo Corcione era assente alla seduta di Giunta.

Ecco, in questa narrazione autoreferenziale dell’ex Vicesindaco manca soltanto un particolare, forse di poco conto per alcuni politici di oggi: manca la verità!”

Claudia Buo

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