AGGIORNAMENTI
Cerca
27 Ottobre 2017 - 20:30
A conteggi già avvenuti e davanti ad un nutrito numero di persone, ad un certo punto è sbottata. “Dobbiamo ammetterlo! - ha detto Laura Seidita - C’è un vincitore”. E Seidita, funzionario Cgil di lungo corso, sa cosa significa vincere e sa cosa significa perdere. Impossibile non applaudirla e, infatti, l’applauso e scoppiato, spontaneo, per non dire sincero.
Per la cronaca Seidita portava Pasquale Potenza che di voti ne ha presi 112 contro i 114 di Massimo Corcione. Con Potenza c’era lei ma anche quasi tutti gli uomini e le donne di governo di questa città e del circondario, dal presidente del consiglio Gianni Pipino, passando per l’ex sindaco Libero Ciuffreda, fino ad arrivare a Gavazza da Cavagnolo e all’assessore regionale Pentenero. Con Corcione c’erano le seconde file (i “renziani” direbbe lui), ma anche Antonio Barilla, l’ex segretario Enrico Brustolon (di tanti anni fa) e Vera Martini.
A ben vedere un risultato pazzesco. Un risultato che nei fatti ha già incoronato un vincitore ma che nella pratica è appeso ad un regolamento congressuale che affida ad un direttivo composto da 40 persone il compito di eleggere il segretario a scrutinio segreto. Peccato che con questi numeri se ne siederanno 20 esatti per ciascuna delle due componenti.
Insomma per poter festeggiare subito ci sarebbe voluto uno scarto di almeno 6 voti.
Da qui le varie ipotesi di lavoro. La prima è che se nessuno dei due candidati dovesse riuscire ad ottenere una maggioranza, da qui a prossimi due o tre mesi, il provinciale potrebbe decidere di “commissariare” il circolo di Chivasso.
La seconda sa più di arrampicata sui vetri e ce la racconta Gianni Pipino.
“Lo statuto regionale del Pd - riflette a voce alta - dice che nei coordinamenti sono invitati come membri permanenti con diritto di voto i sindaci del Pd e i capogruppo in consiglio ...”. Ed è evidente che così facendo e a Dio piacendo, la maggioranza ci sarebbe e pure con Potenza...
“Questa è una stupidaggine, ancorché possa avere delle basi normative - alza un po’ i toni, il commissario Antonello Ghisaura - E’ vero che c’è un articolo dello statuto regionale che lo dice, ma i sindaci e i capigruppo bisogna prima convocarli. Se dopo l’altra sera si è arrivati a dire una cosa del genere vuol dire che non si è ancora capito dove si è finiti. Chivasso è spaccata in due. E secondo me molti iscritti si stanno anche un po’ rompendo le scatole. La soluzione non è un’equazione. Solo i ciechi possono pensare di risolvere tutto con un’alchimia. Fantasiosa anche l’idea di affidare il circolo ad una persona terza. I candidati erano due e il segretario non potrà che essere uno di quei due, a meno che non si stia pensando a un commissario. Pura follia. Spero che la notte abbia portato consiglio...”.
Liborio La Mattina
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.