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04 Ottobre 2017 - 11:11
Questa è bella! Il Comune di Chivasso ha pignorato Seta.
Sembra un paradosso, ma la realtà dei fatti non è molto lontana: l’amministrazione comunale ha infatti pignorato le azioni, in Seta, di Smc, società che non solo gestisce la discarica di frazione Pogliani ma che detiene anche il 49 per cento dell’azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti nel Consorzio di Bacino 16.
Il pignoramento, che ammonta ad un valore nominale di sei milioni di euro, nasce dal debito di 1,1 milioni di euro per delle royalties non pagate da Seta da circa cinque anni.
Da qui è partito lo scontro nelle aule giudiziarie tra Smc, gestore dell’impianto di frazione Pogliani, e l’amministrazione guidata da Claudio Castello.
“Stiamo lavorando per la chiusura e la messa in sicurezza della discarica - commenta l’assessore all’Ambiente Pasquale Centin - questa azione è solo un passaggio in un processo più ampio che punta a scrivere la parola fine sulla maxi discarica e a gestire il ‘post mortem’ delle vasche”.
“Potenzialmente da oggi siamo i proprietari di Seta - prosegue Centin -, ma non è questo il nostro interesse: stiamo lavorando per la chiusura e messa in sicurezza della discarica di Regione Pozzo. Vogliamo indietro quello che ci spetta”.
Il blocco del pacchetto azionario è stato disposto su istanza dell’avvocato Andrea Castelnuovo per conto del Comune e si inserisce nel quadro delle azioni che la nuova Giunta chivassese sta promuovendo in vista della chiusura dell’impianto per Rsu in Regione Pozzo.
“Era un dovere morale con la cittadinanza procedere in questa direzione - spiega il sindaco Claudio Castello - e lo dimostra che pochi giorni dopo la nostra elezione, in una riunione in Prefettura abbiamo definito una linea che ha portato a dire no all’ampliamento previsto nel progetto Wastend, prima, e poi all’inizio dell’iter per l’esaurimento del volume delle vasche, passando per tutte le garanzie sul piano delle bonifiche. Su questo fronte abbiamo comunicato tutte le nostre azioni al ministro dell’ambiente Galletti perché pensiamo che anche il Governo debba entrare in questa partita di messa in sicurezza. È una questione troppo importante per la salute dei chivassesi. Dobbiamo pensare a difendere le falde e i pozzi dagli inquinanti ed evitare che si paghino conseguenze gravi in termini di sicurezza”.
Sul piano politico questo è il primo punto a favore della città che mira a replicare il 12 ottobre quando ci sarà la conferenza dei servizi presso la Città Metropolitana sul progetto Wastend. Castello, su mandato del consiglio comunale all’unanimità, esprimerà parere contrario alla “città del riciclo”: di fatto l’ultima carta in mano a Smc per continuare a lavorare sul territorio chivassese.
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