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02 Ottobre 2017 - 11:21
discarica
Gent.mo Direttore, con la presente vorrei sottoporre a Lei ed ai lettori della sua Stim.ma testata, un pensiero che si è creato nella mente circa la conclusione della ben nota vicenda relativa al progetto WastEnd ed al consequenziale, richiesto ampliamento volumetrico delle discariche di Chivasso in Loc. Fornace SLET.
Occorre premettere che – ad uso esclusivo di chi legge – l’Istituzione che conosciamo con il nome di Prefettura (presso cui si sono tenute serrate riunioni richieste dall’Amministrazione Comunale), è annoverato tra gli Enti della Repubblica italiana con il nome di “Ufficio Territoriale di Governo” (cd. UTG). A semplice memoria, va rammentato che a tale istituzione sono attribuite “tutte le funzioni esercitate dallo Stato a livello periferico. Cura i rapporti con il sistema delle autonomie locali e, per tale attività, è coadiuvato da una Conferenza permanente (D.P.R. 3 aprile 2006, n. 180), che presiede, composta anche dai dirigenti delle strutture periferiche regionali dello Stato.”. Di fatto, il Prefetto risponde direttamente al Governo della Repubblica circa l’andamento della vita nelle varie Provincie d’Italia.
Ritornando alla questione WastEnd, segnalo (a chi si fosse perso questo capitolo della saga) che la Società proponente, SMC srl, ha presentato istanza di concordato preventivo “con riserva” in data 31/07 u.s.
Ciò significa anche che – qualora il Tribunale competente non dovesse ammettere la domanda riconvenzionale – SMC srl potrebbe essere condotta al fallimento, con tutti gli aspetti annessi e connessi.
La società de qua, inoltre, è socio privato (al 49%!) di S.E.T.A. SpA, la società mista pubblico-privata gestrice del Servizio di Raccolta Rifiuti anche per il Comune di Chivasso.
Vien da sé la considerazione che l’eventuale crack di SMC trascinerebbe inevitabilmente nel baratro anche la Società SETA, peraltro già pesantemente indebitata di suo.
Assumendo per buona questa possibilità, il crollo di SETA genererebbe l’ulteriore caracollo finanziario anche del Consorzio di Bacino 16, il Consorzio dei comuni che fruiscono del Servizio Integrato di Raccolta e Gestione Rifiuti effettuato da SETA SpA.
Tutta questa sequela di sventure (che sinceramente non mi auguro, da contribuente), comporterebbero la necessità di un intervento che – al momento – vedo possibile soltanto come proveniente dal Ministero dell’Ambiente, nell’interesse della salvaguardia ambientale di Chivasso.
Ciò potrebbe significare che l’Ente erogatore del finanziamento (sia esso il Ministero o chiunque altro), contemperare alla necessità di recuperare tale “prestito-ponte”, così come fu fatto per Alitalia.
Risultato.
Il Ministero imporrà l’approvazione del progetto WastEnd con il chiaro intento di porre la Società proponente nelle condizioni di onorare il debito, prevaricando le dichiarazioni di contrarietà della Città e dei cittadini, in nome di un più Alto Interesse.
E l’Amministrazione Comunale, senza ombra di dubbio nata nel segno della continuità con quella decaduta al 25 giugno 2017 (Sindaco L. CIUFFREDA) e del suo Vice CORCIONE che prsentò il progetto alla “Leopolda” di Renzi ancor prima che SMC formalizzasse il progetto agli Organi di Valutazione competenti), potrà vantare – agli occhi della Storia – che il progetto si tramuterà in realtà nonostante la contrarietà espressa.
D’altro canto non è di oggi l’adagio che descrive il “bravo Politicante” come colui che dirà che qualcosa per cui si è speso è avvenuto “GRAZIE” al suo intervento, ma che potrà, allo stesso tempo, sostenere che quel qualcosa non è andato in porto “NONOSTANTE” i suoi sforzi.
Mi auguro solamente che – per una volta – la Storia possa smentire sé stessa e quindi tradizione e mito possano essere sfatati.
Con i migliori ossequi.
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