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CHIVASSO. Wastend, riunione decisiva il 12 ottobre

CHIVASSO. Wastend,  riunione decisiva il 12 ottobre

discarica

Città Metropolitana ha convocato per il 12 ottobre alle 9,30 nella sede di Corso Inghilterra una nuova conferenza dei servizi per proseguire l’esame del progetto Wastend. Proseguire l’esame o concluderlo? E’ probabile che sarà la riunione decisiva, quella in cui Città Metropolitana e le altre istituzioni diranno definitivamente sì o no al progetto. Significativa è la frase con la quale la dottoressa Paola Molina di Città Metropolitana chiede che in quella sede i convocati esprimano “definitivamente” la volontà dell’amministrazione che rappresentano. Si intendono per “amministrazioni” tutti i soggetti pubblici che sono chiamati a contribuire alla decisione: il Comune di Chivasso, quello di Montanaro, Regione, ASL, ARPA, ATO-R, SMAT, Vigili del Fuoco.

L’assessore all’ambiente Pasquale Centin ci tiene a confermare la contrarietà del Comune: “A Torino ribadiremo il giudizio negativo del Comune di Chivasso. Chiudere definitivamente le discariche è, per la nostra amministrazione, come ha dichiarato il sindaco Claudio Castello, un impegno morale verso i cittadini”. L’assessore aggiunge che la Regione sta procedendo all’escussione, cioè alla riscossione, della fideiussione di 612 mila euro depositata nel 2012 da SMC a garanzia dell’esecuzione della bonifica della Chivasso 1 e della Chivasso 2. Le operazioni di bonifica non stanno conseguendo i risultati attesi: per di più SMC continua a non depositare la fideiussione di quasi due milioni di euro richiesti da Regione e Comune l’anno scorso dopo l’approvazione dell’”adeguamento” del piano di bonifica.

Il Comune ha incaricato uno studio legale per cercare di ottenere questi soldi, e gli altri che SMC deve, come il milione e più di ecotassa. Ma non sarà facile. Il che pone il problema che conosciamo: chi si occuperà delle discariche, chi pagherà le ingenti spese del monitoraggio post chiusura, che durerà almeno trent’anni, chi eseguirà le bonifiche necessarie? “Chiederemo al governo – prosegue Centincioè al Prefetto e al Ministero dell’Ambiente di inserire le discariche chivassesi nell’elenco dei siti di interesse nazionale da bonificare. Non è infatti pensabile che il Comune di Chivasso possa farci carico da solo di una tale spesa”.

Chivasso e Montanaro (il sindaco Giovanni Ponchia) il 12 ottobre dunque pronunceranno il loro no. Importanti saranno i giudizi di ASL e di ARPA. L’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente ha effettuato i rilievi sul posto che hanno portato Città Metropolitana a emettere a carico di SMC sempre più numerose diffide per irregolarità nella gestione del percolato, del gas e altro.

Quanto a Città Metropolitana, l’ex ente provinciale ha già espresso un giudizio fortemente critico nei confronti del progetto in seguito alla conferenza dei servizi dell’ottobre 2016: “Allo stato attuale della progettazione e degli elaborati forniti, si esprimono perplessità sull’effettiva possibilità del progetto… di conseguire un giudizio di compatibilità ambientale favorevole”. Per questo Città Metropolitana ha chiesto modifiche e integrazioni al progetto. Che SMC ha consegnato in aprile. Basteranno a convincere Città Metropolitana? Certo è che anche la lettera di convocazione firmata da Molina conferma i dubbi e le critiche sollevati nel corso del procedimento. La lettera osserva che SMC non ha chiarito se si trova “in stato di crisi o di insolvenza”. E sottolinea che “rispetto alle attività della società SMC srl autorizzate dalla Città Metropolitana di Torino emergono diverse criticità”. Quali? Citiamo in proposito il comunicato pubblicato dalla stessa Città Metropolitana dopo l’incontro in Prefettura del 31 luglio: “il Comune di Chivasso e le Amministrazioni presenti hanno nuovamente manifestato le proprie preoccupazioni in merito alla gestione del complesso di discariche di Chivasso, anche in relazione agli esiti del sopralluogo svolto da Arpa Piemonte stessa il 18 luglio scorso. In quell’occasione, infatti, sono emersi significativi problemi di gestione del percolato in tutte le discariche del complesso (Chivasso 0-1-2-3), con conseguente violazione delle prescrizioni autorizzative delle discariche Chivasso 0 (Seta Spa) e Chivasso 3 (Smc Srl) e mancato rispetto degli obiettivi di bonifica approvati dal Comune di Chivasso per le discariche Chivasso 1-2 (Smc Srl). Violazioni e mancanze che hanno portato, mercoledì 26 luglio, all’emanazione di due provvedimenti di diffida da parte della Città metropolitana di Torino nei confronti di Seta e di Smc”.

Comuque sia, è probabile che il 12 ottobre – salve ulteriori proroghe - sapremo finalmente il destino del progetto Wastend, del quale la città parla dal gennaio 2014.

Piero Meaglia

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