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29 Marzo 2017 - 18:06
(foto d'archivio)
Nel solo 2015, ogni giorno, una media di 42.000 persone sono state costrette ad abbandonare la propria casa a causa di persecuzione, violenza, guerra e violazione di diritti umani, portando a 65,3 milioni il numero di rifugiati nel mondo, una cifra mai raggiunta prima. Da questo dato partirà Alessandra Morelli, Delegata per dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), che giovedì 30 e venerdì 31 marzo sarà in Piemonte, dove, su invito dell’assessora regionale all’istruzione Gianna Pentenero, incontrerà circa 600 studenti delle scuole superiori di Ivrea, Chivasso e Torino. “Rifugiati e accoglienza: le paure degli uni e degli altri” è il titolo del ciclo di incontri che si propone di riflettere intono a un tema di estrema attualità, superando luoghi comuni e facili semplificazioni.
Il programma prevede un primo appuntamento in calendario giovedì 30, dalle ore 11 alle 13, all’auditorium del Liceo “A. Gramsci” di Ivrea, alla presenza, oltre che di Alessandra Morelli e dell’assessore Pentenero, dell’assessore all’Istruzione del Comune di Ivrea Augusto Vino e della dirigente del Liceo Gramsci Daniela Vaio. Il secondo appuntamento si terrà, sempre giovedì, dalle 15 alle 17 a Palazzo Einaudi, a Chivasso, dove ad ascoltare l’intervento dell’esponente delle Nazioni Unite ci saranno gli studenti del Liceo Newton, dell’Istituto d’Istruzione Superiore Europa Unita e delC.P.I.A. 4 (Centro provinciale per l’istruzione degli adulti) di Settimo-Chivasso. Prenderanno parte all’incontro, inoltre, il sindaco di Chivasso Libero Ciuffreda, l’assessore all’Istruzione Giulia Mazzoli e l’assessore alle Politiche sociali Annalisa De Col. Terzo e ultimo appuntamento, infine, venerdì 31 marzo, dalle 11 alle 13 nell’aula magna del Liceo “M. D’Azeglio” di Torino, alla presenza della dirigente scolastica Chiara Alpestre.
“Gli stranieri residenti in Piemonte all’inizio del 2016 – spiega l’assessora Pentenero – sono 422.000, il 9,6% del totale della popolazione, quasi il doppio rispetto a dieci anni prima. La scuola esercita una funzione cruciale nelle politiche per l’integrazione: sempre di più dobbiamo fare in modo che le aule della nostra regione siano luoghi di crescita e scambio culturale, in cui si realizza quel processo di reciproca conoscenza, indispensabile per superare la paura dell’altro. Allo stesso modo, i comuni sono chiamati a svolgere un ruolo sempre più centrale nel sistema dell’accoglienza a rifugiati e richiedenti asilo. Così è nata l’idea di un ciclo di incontri che, attraverso la testimonianza diretta di chi ha operato nelle zone di conflitto, a contatto con emergenze umanitarie gravissime, si propone di sensibilizzare gli studenti sui valori, fondamentali, dell’accoglienza e della solidarietà”.
“Chivasso è l’esempio concreto – commenta il Sindaco Libero Ciuffreda – di come l’accoglienza sia possibile ed attuabile. Grazie al progetto SPRAR, già attivo da diversi anni, la nostra Città ospita 21 donne e dallo scorso anno, con il progetto della Prefettura, 12 giovani ragazzi sono ospitati nella casa confiscata alla mafia. Donne e uomini in fuga dai loro paesi che hanno iniziato un percorso di recupero della dignità di essere uomini su questa terra. Ma per fare questo non basta una casa. Questi ragazzi devono essere accolti, integrati e per questo serve l’aiuto di tutti i cittadini: che sia la città, attraverso le mille cose belle che sa fare, a farli sentire di nuovo a casa”.
Alessandra Morelli, romana, è Delegata per dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) dal 1992. Si è formata professionalmente nella gestione delle emergenze e delle zone di conflitto ad alto rischio, lavorando per l'UNHCR, dialogando con diversi governi, la NATO, ONG internazionali e locali, e Organizzazioni Intergovernative.
Dal 1992 ad oggi è impegnata direttamente sul campo in negoziazioni e operazioni umanitarie di risposta e di coordinamento, protezione e assistenza di rifugiati, sfollati interni e rimpatriati nelle aree più calde e fragili del mondo. Ha lavorato in ex-Jugoslavia, Ruanda, Albania, Kossovo, Guatemala, Sri Lanka, Sahara Occidentale, Afghanistan, Indonesia, Georgia, Yemen, Birmania, Somalia, ed ultimamente ha consolidato il primo intervento dell'emergenza profughi in Grecia, che ha visto transitare sul proprio territorio più di 1 Milione di persone in fuga da guerre e violenze.
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