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22 Settembre 2016 - 08:45
Riceviamo e pubblichiamo
Siamo Wilma Avanzato e Fabrizio Cena, genitori della giovane atleta chivassese Marzia e, nel complimentarci con tutti gli studenti/atleti che domenica 11 settembre hanno ricevuto la borsa di studio intitolata alla memoria del compianto dirigente scolastico Giuseppe Corrarello, vorremmo fare un paio di considerazioni riguardo ad essa.
Per aver diritto a tale borsa di studio, occorreva rientrare nei seguenti requisiti (requisiti che ci sono stati mandati via mail dal Club Scherma Chivasso, girandoci una mail inviata alle Società Sportive dal Comune di Chivasso nella persona della Sig.ra Rita Vitulli – Servizio Sport e Cultura, in data 28/7/16):
1. Altleti chivassesi;
2. Atleti iscritti a Associazioni Sportive Chivassesi;
3. Diplomati dalla terza media con votazione alta (9-10/10);
4. Distinti nello sport con risultati considerevoli raggiunti nell’A.S. 15/16;
e… ultimo punto alquanto discutibile…
5. Che proseguono attività nell’Associazione Sportiva Chivassese per l’A.S. 2016/17.
Il quinto punto va certamente a tutelare le associazioni sportive chivassesi, MA UNA BORSA DI STUDIO NON DOVREBBE TUTELARE ASSOCIAZIONI E SOCIETÀ VARIE (altrimenti chiamiamola in un altro modo), BENSÌ DOVREBBE PREMIARE I RAGAZZI MERITEVOLI! Perché in questo modo invece si rischia talvolta di escludere chi davvero la meriterebbe a favore di uno o due tesserati in più in una Associazione sportiva piuttosto che in un’altra e soprattutto SI VINCOLANO GLI ATLETI E LE LORO FAMIGLIE NELLE SCELTE FUTURE !
Facciamo la parte dell’avvocato del diavolo.
Esempio 1: il ragazzino X è un genio del pallone e viene licenziato (ricordiamo a chi ha steso il bando che in terza media si viene licenziati e non diplomati!) con un bel 10 e lode… e per la sua abilità sui campi di calcio viene chiamato nelle divisioni giovanili della Juventus… che fa?, seguendo il bando della borsa di studio rinuncia a coronare quello che potrebbe essere il suo sogno??
Esempio 2: la ragazzina Y raggiunge risultati considerevoli nella ginnastica ritmica e a scuola prende anche lei il suo bel dieci con lode… durante l’estate però ha un incidente in auto e l’ortopedico sentenzia purtroppo che lei con la ginnastica ritmica ha chiuso definitivamente… allora non prende più la borsa di studio perché purtroppo l’anno successivo non sarà più iscritta né nella Associazione chivassese né in nessun’altra?? Oltre al danno la beffa!
Esempio 3 (e poi basta, promesso!): il ragazzino Z, anche lui bravissimo sia a scuola che nel tennis, a settembre dovrà trasferirsi a Modena perché la sua famiglia si sposta… e quindi è presumibile che continuerà il suo percorso da tennista in una Società sportiva di quella città… Non lo premiamo perché, brutto e cattivo, lascierà la Società sportiva chivassese!
Realtà: la studentessa Marzia Cena è stata licenziata in terza media con la votazione finale di 10 e lode, e nell’anno agonistico in questione, tirando di scherma presso il Club Scherma Chivasso (che ha frequentato per ben 8 anni, seguita dal Maestro Giulia Mazzoli) ha conquistato i seguenti titoli, tutti nella cat. Ragazze-Allieve (13/14 anni):
• Vice campionessa italiana individuale di spada;
• Campionessa piemontese individuale di fioretto;
• Campionessa piemontese a squadre di fioretto;
• Terza classificata individuale di spada ai Campionati Piemontesi;
• Terza classificata a squadre di spada ai Campionati Piemontesi;
• Medaglia d’oro di Fioretto al Trofeo C.O.N.I.
La studentessa Marzia Cena ha un unico neo: nell’anno agonistico 16/17 tirerà di scherma presso un’altra Società! E per questo è “stata punita”, per tutelare le Associazioni piuttosto che chi se lo merita.
La nostra non è una questione di arrivismo, presunzione, ambizione spropositata (come qualcuno potrebbe immaginare) o altro… è una questione di giustizia. Qual è il messaggio che passa con questo bando? Che non importa se un atleta ce la mette tutta, basta una postilla e si butta tutto nel water, risultati, sacrifici, impegno, passione. Noi sinceramente lo troviamo vergognoso!
Certamente però la vita è una questione di punti di vista e per altri potrebbe anche sembrare assolutamente normale escludere così l’atleta che probabilmente (e sottolineamo probabilmente) quest’anno ne avrebbe avuto più diritto, visti i risultati sia scolastici che agonistici.
Per concludere, noi crediamo che in campo sportivo sia del tutto normale cambiare Società… e comunque i motivi possono essere tanti: come nelle migliori famiglie anche i grandi amori a volte si concludono con un divorzio… e invece il bando vincola gli atleti a restare “ancorati” alla stessa Società, impedendo loro eventualmente di crescere, ma soprattutto, cosa a nostro avviso molto molto grave, limitando la libertà di scelta degli atleti stessi e delle loro famiglie.
Salutiamo cordiamente la famiglia Corrarello, senza alcun rancore (del resto abbiamo semplicemento espresso le nostre opinioni), ma consigliando di togliere il punto 5 dai successivi bandi, in modo da non ferire più chi invece doveva essere premiato (e nell’età adolescenziale queste cose fanno davvero male!) e soprattutto lasciando liberi atleti e famiglie di operare le scelte che meglio credono.
Non attendiamo né risposte né chiarimenti sia da chi ha finanziato la borsa di studio, sia dal Comune di Chivasso perché, dal nostro punto di vista, non avrebbero alcun senso e non vogliamo che qualcuno rischi seriamente la vita arrampicandosi sugli specchi. Resta l’amarezza… quella sicuramente… e la sfiducia in un sistema e in un Assessorato che dovrebbe, prima di ogni altra cosa, tutelare i giovani (tutti)!
Wilma Avanzato e Fabrizio Cena
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