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CHIAVERANO. PAUSE Poesie e racconti tra Settimo e Trovinasse con "Morenica"

CHIAVERANO. PAUSE  Poesie e racconti tra Settimo e Trovinasse con "Morenica"

MORENICA FESTIVAL 2014

TEATRO BERTAGNOLIO DI CHIAVERANO

Venerdì 26 settembre 2014 ore 21.00

INGRESSO LIBERO

PAUSE

Poesie e racconti tra Settimo e Trovinasse

Dall’omonima raccolta di Franco Mongino

Con

Francesca Brizzolara – voce / Davide Eusebietti – violoncello

Interviste a Nori Chiavenuto, Giorgio Tonetta e Corrado Bollo.

Con la consulenza di Amerigo Vigliermo e Giancarlo Bilia del Centro Etnologico Canavesano.

Produzione Corrado Bollo.

Reading per voce e violoncello.

Uno spettacolo dedicato a tutti coloro che amano il proprio paese di origine, e che nei volti dei personaggi che hanno vissuto intorno a loro rivedono l’anima della propria terra.

Nori: “Franco Mongino è nato a Settimo e abitava in Piazza Statuto sopra la Censa, con il fratello Ettore e la Mamma Signora Isabella”

Giorgio: “E’ andato a cercare l’avventura a Milano… è andato a lavorare per una casa editrice, adesso non mi ricordo quale fosse, poi si è messo in proprio e avanti, è andato avanti così….”

Queste son le prime parole di risposta di Giorgio e Nori alla domanda “Chi era Franco Mongino?” I due abitanti di Settimo Vittone, in un’ intervista appassionata, ci hanno aiutato a ricostruire il mondo di Settimo e Trovinasse negli anni tra il 1930 e il 1960, gli anni ritratti da Mongino. E’ tramite i loro racconti che si è potuto ricostruire il puzzle abbozzato da Mongino in una serie di poesie e racconti dedicati ai luoghi e ai personaggi che hanno animato la comunità che ruotava intorno alla Locanda di Trovinasse (Il rifugio da Rosella) nel periodo tra le due guerre.

Una vita rurale, di lavoro, fatica e dignità, di ricorrenze religiose, feste e campane, dove “si stava bene” perché si condividevano cose semplici in compagnia degli amici, tra un bicchiere di vino e i canti.

Giorgio e Nori: “Trovinasse per noi era un luogo di pace ….si viveva bene fuori da ogni cruccio perché non c’era il telefono non cera niente…. e poi per arrivarci ci volevano tre ore di camminata…e poi si era tutti uniti tutti, ma tanti eravamo...”

Il lavoro è stato poi arricchito da una ricerca sui canti tradizionali di quelle zone (Settimo, Cesnola, Tavagnasco), che tanto vengono citati nei testi, grazie alla consulenza del Centro Etnologico Canavesano.

Ne viene fuori una sorta di reading-concerto, impreziosito dall’insolito arrangiamento musicale, dove la voce cantata e le parole vengono accompagnate dal suono nobile del violoncello.

Davide Eusebietti fa parte dell’Orchestra del Teatro Regio di Torino. Suona in varie formazioni cameristiche e come solista. Ha diretto l’orchestra Archi e incanti da lui formata all’interno del Teatro Regio di Torino.

Francesca Brizzolara ha collaborato con numerose compagnie:il Teatro Stabile di Parma, La Contrada di Trieste, il Teatro Parioli di Roma, La Contemporanea 83, il Teatro d’Aosta, la Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Piemonte, ALDES, l’Impasto, sotto la guida di registi e coreografi quali Lorenzo Salveti, Gigi Dall’Aglio, Walter Le Moli, Francesco Macedonio, Luca Zingaretti, Sergio Fantoni, Aldo Pasquero, Roberto Castello, Alessandro Berti, Michela Lucenti. Dal alcuni anni porta avanti una ricerca autorale in collaborazione con le Compagnie Tecnologia Filosofica e Sensounico di cui fa parte.

 
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