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19 Luglio 2017 - 14:16
Giusto Gervasutti
Venerdì 21 luglio alle 19 al Palamila per il ciclo “Aperidoc” Enrico Camanni e Beppe Rosso presentano “Giusto tu”, la storia di Giusto Gervasutti, il “Fortissino”, l’alpinista che rivoluzionò l’arrampicata sulle Alpi Occidentali. La vita di Gervasutti fu un continuo viaggio verso ovest: dall’Austria all’Italia, dalle Dolomiti al Monte Bianco. Nato a Cervignano del Friuli nel 1909, scoprì le Alpi Occidentali durante il servizio militare e se ne innamorò perdutamente. A 22 anni si trasferì a Torino, portando con sé la tecnica e la mentalità del sesto grado. In poco tempo diventò il campione indiscusso dell’alpinismo italiano, insieme a Comici e Cassin. L’alpinista soprannominato “Il fortissimo” dovette fare i conti con la dittatura, con il mito della montagna e con la fabbrica degli eroi. Partecipò alle gare internazionali per le pareti Nord dell’Eiger e delle Grandes Jorasses, perdendole entrambe, ma si riscattò con imprese più estreme e visionarie. Fu l’alpinista più moderno della sua epoca, ma anche un uomo raffinato, incompatibile con la grezza retorica del regime. Morì a soli 37 anni sul Monte Bianco, sognando il Fitz Roy della Patagonia.
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