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16 Giugno 2020 - 12:56
L’anno 2020 difficilmente sarà ricordato con piacere dai cavagnolesi. Qui, come ovunque, il covid-19 ha lasciato il segno. Quest’anno, però, per i cavagnolesi può avere un significato particolare. E’ infatti l’anno in cui uno dei simboli della comunità vedrà una nuova luce. Parliamo della Chiesa di San Secondo che si erge lassù sulla collina e che domina la piazza e la pianura sottostante.
Sono infatti in corso i lavori di consolidamento della secolare struttura dell’edificio e, presto, partirà il cantiere per rifare il tetto.
Con il prossimo autunno, con ogni probabilità, la Chiesa sarà nuovamente a disposizione della comunità per le messe, le cerimonie ecclesiastiche, i battesimi o i matrimoni.
“San Secondo rinasce con la buona volontà di tutti - commenta soddisfatto il sindaco Andrea Gavazza -. Il Comune ha fatto la propria parte completando il finanziamento necessario e aggiungendo il restauro del Campanile, che a breve si presenterà al meglio. San Secondo è un simbolo da preservare e valorizzare anche in chiave culturale/turistica, dalla posizione privilegiata in cima alla collina che sovrasta il paese”.
L’iter della sistemazione della Chiesa di San Secondo è iniziato tempo fa, quando sindaco era un altro cavagnolese: Mario Corsato. Oggi Corsato sta continuando a seguire l’intervento in qualità di referente del comitato che ha raccolto fondi per la riqualificazione dell’edificio.
“Oggi si sono conclusi i lavori di consolidamento della Chiesa - spiega Corsato -. Sono stati fatti i micropali, sono state sistemate le crepe esterne ed è stata rifatta e smontata una porzione di pavimento della sagrestia”.
L’intervento è costato 43 mila euro di cui 30 mila finanziati con contributo della Fondazione San Paolo, 10 mila con fondi comunali e 3 mila euro dal comitato che si era costituito per espletare tutte le pratiche. L’impresa che ha eseguito i lavori è la “Torpali”.
All’Edilnova tocca invece una seconda tranche di interventi: il rifacimento del campanile, del tetto della Chiesa e la realizzazione della rampa di accesso per i disabili alla Chiesa di Sant’Eusebio in piazza Vittorio Veneto. Importo complessivo dell’investimento: 133 mila euro, finanziati per 65 mila euro dalla Cei, 35 mila dal Comune e i restanti dalle offerte dei parrocchiani.
“Entro la patronale del paese, che cade nei primi di agosto, contiamo di chiudere tutti i cantieri”, conclude Corsato.
Curiosità. Durante i lavori di consolidamento statico dell’edificio della Chiesa di San Secondo è stato rinvenuto uno scheletro nelle pertinenze dell’edificio, dove c’era un vecchio cimitero. I resti umani sono stati recuperati dalle archeologhe Elisa Bessone e Laura Maffaeis e sono stati inviati ad un centro affinché si possa stabilire un periodo storico di appartenenza. Non è escluso che possano appartenere addirittura ad una persona del tredicesimo secolo dopo Cristo. Nel caso, sarebbe uno dei primi cavagnolesi di cui si ha memoria.
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