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CASTELLAMONTE. Costituzione, che spettacolo!

CASTELLAMONTE. Costituzione, che spettacolo!

Lo spettacolo  di poesie e musiche “Resistere – Storie di resistenza di popoli nelle guerre di ieri e di oggi  - Costituire la libertà” è  andato in scena a Castellamonte su iniziativa della locale sezione dell’ANPI   e con il patrocinio del Comune. Ha ripreso impostazione e testi dello spettacolo presentato  in occasione del 25 aprile al Centro S.P.R.A.R. di Chiesanuova:  le guerre ed i totalitarismi europei del Novecento - dalle cui macerie scaturì la Lotta di Liberazione - erano stati accostati alle guerre di oggi, di cui sono vittima tanti popoli in svariate zone della terra. 

Data la vicinanza temporale con la Festa della Repubblica, nella rappresentazione di Castellamonte è stata aggiunta un’appendice dedicata alla Costituzione. Non si è trattato di poesie: se è infatti facile trovare opere in versi ispirate alle due  guerre mondiali ed alla Resistenza non altrettanto  si può dire per la Costituzione, che  tuttavia si celebra da sé attraverso i suoi articoli più importanti e più belli. Li si è recitati accostandoli a brani in prosa scritti dai Padri Costituenti.  L’articolo 1 stabilisce come la sovranità appartenga al popolo, che la deve però esercitare “nelle forme e nei limiti della Costituzione”: una norma di stringente attualità nei giorni in cui si è tenuto lo spettacolo, subito dopo il grave conflitto istituzionale al quale avevamo dovuto  assistere. Il magnifico articolo 3, sull’uguaglianza di tutti i cittadini e sulla loro pari dignità sociale, ha la forza e la bellezza di un testo letterario. L’articolo 10 sancisce con estrema chiarezza che gli stranieri ai quali nel loro paese sia impedito  “l’effettivo esercizio  delle libertà democratiche” hanno diritto d’asilo. Con l’articolo 11 l’Italia ripudia la guerra.

Le voci recitanti in lingua italiana (Caterina Ceresa, Gabriella Garda, Piera Giordano, Franco Miele, Mariagrazia Nemour, Maria Grazia Pezzetto) si sono alternate a quelle dei Rifugiati e dei Richiedenti Asilo, che hanno letto ciascuno nella propria lingua una poesia riguardante le tragedie della loro terra: Anna Vardanyan per l’Ucraina, Katheryna  Fedyk per l’Armenia, Esther Luzolo Ngimbi ed Isaac Yaba Zanzambi per il Congo, Bekhan Ibaev per la Cecenia.

Ad aprire e chiudere lo spettacolo sono state le voci cantanti di Marina Loretta Righi (soprano) e Marina Tarro Boiro (contralto); le voci e gli strumenti di Luciano Cesca (basso e chitarra) e Walter Giorgio Muia’ (baritono e chitarra), esibitisi nei testi più noti  dedicati alle guerre mondiali ed alla Resistenza.

La rappresentazione, ideata dal professor Danilo Vittone, organizzata da Luigi Perona (laureato al DAMS ed esperto di Musica e Spettacolo) ed affidata alla sapiente regia di Corrado Deri, è stata seguita da un pubblico attento e partecipe.

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