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07 Dicembre 2016 - 12:27
Hanno agito con premeditazione per "garantirsi l'impunità dalla truffa" messa a segno ai danni di Gloria Rosboch. Lo scrive il procuratore capo di Ivrea, Giuseppe Ferrando, nel dispositivo di chiusura delle indagini preliminari relative all'omicidio della professoressa di Castellamonte. Ne risponderanno Gabriele Defilippi, 22 anni di Gassino, ex allievo di Gloria Rosboch, il complice Roberto Obert, 54 anni di Forno Canavese, e Caterina Abbattista, 49 anni, madre di Defilippi.
La donna, al momento ai domiciliari, secondo la procura avrebbe "avallato e istigato il figlio nel suo proposito di eliminare la professoressa, la quale aveva presentato una querela per truffa al fine di ottenere la restituzione del denaro". Una truffa da 187 mila euro, andata in scena un anno prima dell'omicidio. Solo quando la Rosboch ha iniziato a chiedere con insistenza la restituzione di quei soldi è scattato il piano omicida.
A Defilippi e Obert, che il 13 gennaio scorso strangolarono la donna "cingendole al collo un laccio tanto da averne provocato la morte immediata", viene contestata anche la premeditazione, dal momento che nei giorni precedenti effettuarono un sopralluogo nella discarica della località 'Rossetti' di Rivara, a pochi chilometri dalla casa di Obert, individuando la vasca del percolato per nascondere il corpo della professoressa.
Il procuratore Ferrando, tra l'altro, specifica nel dispositivo che a strangolare la donna è stato proprio l'ex allievo, a bordo della Renault Twingo utilizzata per gli spostamenti il 13 gennaio e poi accuratamente lavata per cancellare ogni traccia del delitto. I due sono accusati anche di sottrazione di cadavere.
La quarta indagata, Efisia Rossignoli di San Giorgio Canavese, è accusata di truffa in concorso, avendo partecipato al raggiro nei confronti della Rosboch fingendosi direttrice di banca e convincendo la donna, in quel modo, a cedere tutti i suoi risparmi. Alla Rossignoli viene contestata anche la cessione di alcune dosi di hashish e marijuana a Defilippi.
Sulla truffa da 187 mila euro, infine, gli inquirenti rilevano una chiara e determinante partecipazione di Caterina Abbattista: la mamma di Gabriele, infatti, incontrò Gloria Rosboch prima ancora che la professoressa presentasse la denuncia per truffa, insistendo "affinché non venissero coinvolti gli avvocati".
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