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04 Marzo 2016 - 14:24
Si dice "disperata" Caterina Abbattista, in carcere col figlio Gabriele Defilippi per l'omicidio di Gloria Rosboch, l'insegnate strangolata a Castellamonte, nel torinese, lo scorso 13 gennaio e ritrovata dopo un mese di ricerche nella vasca di una ex discarica. La donna è comparsa oggi davanti al Tribunale del Riesame, che lunedì si pronuncerà sull'istanza di scarcerazione presentata dai suoi legali, Matteo Grognardi e Erika Gilardino.
"E' disperata - spiegano i legali - perché ha capito che suo figlio è l'autore di un gravissimo delitto, a cui ribadisce di non avere mai preso parte, e non fa altro che chiedere del figlio più piccolo". Sul fatto che accertamenti tecnici sulle celle telefoniche l'abbiano collocata il giorno del delitto fuori dall'ospedale di Ivrea, dove lavorava come operatrice sociosanitaria, lei ribadisce che "non può che trattarsi di un errore. Io - dice - non sono mai uscita da lì".
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