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18 Novembre 2021 - 17:19
Tribunale di Ivrea
A firmarla è stato il giudice Fabio Rabagliati su richiesta della Procura eporediese. Era le 8 del mattina del 1º giugno 2020. I due avevano minacciato con un taglierino il direttore del piccolo ufficio postale di piazza Rovere a Castagneto Po e dopo avergli legato mani e piedi con fascette da elettricista, erano riusciti a fuggire con un bottino di circa 16 mila euro prelevati dalla cassaforte.
Dal direttore si erano anche fatti consegnare il portafogli, il telefono cellulare, le chiavi di casa e dell'auto. Quella mattina indossavano mascherine chirurgiche. Sono accusati di rapina e sequestro di persona. Quella di Privitera e Grillo è una carriera criminale costellata di precedenti per furti, rapine, ricettazione e porto d'armi.
Inoltre Privitera al momento dell'arresto era sottoposto a regime di libertà vigilata a seguito di un'ordinanza emessa lo scorso gennaio dal tribunale di sorveglianza di Vercelli. Attualmente rinchiusi in carcere a Torino, Grillo e Privitera, lunedì mattina, sono comparsi in tribunale a Ivrea per l'interrogatorio di garanzia, ma si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.
I loro legali Stefano Idem e Gigliola Rubano presenteranno ricorso al tribunale del Riesame. Per individuare i due rapinatori c'è voluto oltre un anno di indagini svolte dai militari della sezione operativa che hanno visionato filmati, tabulati telefonici ed eseguito pedinamenti. Grillo e Privitera sono stati inchiodati grazie alle analisi dei filmati delle telecamere dell'ufficio postale e degli occhi elettronici sparpagliati lungo il territorio del piccolo comune sulla collina di Chivasso che li hanno ripresi fuggire a bordo di un'Audi A3.
E poi le tracce biologiche prelevate sugli indumenti da lavoro indossati durante il colpo che i due avevano abbandonato durante la fuga.
Uno dei due indossava anche un cappellino della Juve e mentre fuggivano avevano gettato in una siepe gli oggetti personali rubati al direttore delle Poste, che riuscì a liberarsi solo grazie all'aiuto di un cliente arrivato nel piccolo ufficio postale qualche minuto dopo la fuga dei banditi.
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